Il treno viaggiava a 290 km/h al momento del deragliamento

Deragliato Frecciarossa a Lodi: il bilancio definitivo dell’incidente

Stamattina, alle 5.35, il treno Frecciarossa 9595 è deragliato all’altezza di Ospedaletto Lodigiano, in località Cascina Griona, in Lombardia. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in una nota ha comunicato che il bilancio definitivo dell’incidente è di «due deceduti, 31 feriti. Di questi 4 ricoverati in codice giallo a Lodi (2), Cremona e Pavia, e 27 in codice verde negli ospedali di Lodi (8), Melegnano (4), Crema (3), Humanitas (3), Codogno (2), Piacenza (3) e Castel San Giovanni (4)».

Le vittime sono i due macchinisti del treno.

Gallera ha poi rimarcato la «straordinaria la capacità di intervento e di coordinamento dell’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza (AREU) di Regione Lombardia che ha messo immediatamente in campo l’attivita’ di Consolle Maxiemergenza, 2 elicotteri dotati di dispositivi per il volo notturno, 2 automediche, 12 ambulanze e 1 veicolo da 9 posti. Ringrazio tutti gli operatori e i volontari intervenuti con grande tempestività e professionalità».

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Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha dichiarato: «Siamo increduli e senza parole», confermando che sulla linea dov’è deragliato il treno «c’erano in corso dei lavori ma non si sa se ci sia un collegamento diretto. Il primo pensiero è per le vittime».

A proposito, infatti, dei lavori accennati dal governo lombardo, sono stati svolti la scorsa notte nel tratto interessato: lavori di manutenzione che hanno riguardato l’azionamento dello scambio, mentre non sarebbe stato toccato nulla rispetto al binario.

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Si è appreso, poi, che il treno andava alla massima velocità prevista, circa 290 chilometri orari, al momento dell’incidente, stando a quanto appreso all’Ansa. Il convoglio viaggiava su un tratto rettilineo e pare che il deragliamento sia avvenuto all’altezza di uno scambio, meno di un chilometro prima di dove si sono fermate le carrozze.

Tutti i treni, in entrambe le direzioni, sono stati instradati sulla linea convenzionale Milano – Piacenza, con ritardi fino a 60 aminuti. Stando a una prima ricostruzione, la motrice del convoglio, dopo il deragliamento, sarebbe finita contro un carrello che si trovava su un binario parallelo e poi è finito contro un edificio delle ferrovie, dove ha finito la sua corsa.

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