La capitale ucraina Kiev si è svegliata sotto un cielo illuminato da esplosioni e sirene antiaeree nella notte tra il 16 e il 17 giugno 2025. Le forze russe hanno scatenato un attacco massiccio con droni, missili da crociera e ipersonici, colpendo edifici residenziali e infrastrutture civili. Secondo le autorità locali, il bilancio provvisorio è tragico: almeno 17 morti e 114 feriti, con i numeri destinati a salire man mano che i soccorritori scavano tra le macerie. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’offensiva “uno degli attacchi più terribili” sulla capitale dall’inizio del conflitto, parlando di “puro terrorismo”.

Distruzione nei quartieri residenziali

L’attacco, durato oltre otto ore, ha colpito diversi distretti di Kiev, tra cui Darnytsia, Solomianskyi, Holosiivskyi, Dniprovskyi e Shevchenkivskyi. Un missile ha distrutto un’intera sezione di un edificio residenziale, attraversando tutti i piani fino al seminterrato, come riportato dal ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko: “Il missile ha trapassato l’edificio, che è semplicemente crollato”. Le immagini diffuse sui social mostrano palazzi in fiamme, vetri frantumati e residenti in stato di shock che raccolgono i pochi beni rimasti tra le macerie. Almeno 68 feriti sono stati ricoverati, mentre altri hanno ricevuto cure sul posto. Tra le vittime, anche soccorritori colpiti durante le operazioni di salvataggio.

La risposta delle difese ucraine

L’aeronautica ucraina ha lavorato senza sosta per contrastare l’offensiva, abbattendo numerosi droni e missili. Zelensky ha riferito che la Russia ha lanciato “oltre 440 droni e 32 missili”, tra cui missili ipersonici Kinzhal, missili da crociera Kalibr e droni kamikaze Geran-2. Nonostante gli sforzi, la portata dell’attacco ha sopraffatto le difese in alcune aree, causando danni significativi. Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha confermato che tre persone sono morte solo nel distretto di Darnytsia, aggiornando il bilancio delle vittime. “Un totale di 114 persone ha richiesto assistenza medica dopo il massiccio attacco nemico”, ha dichiarato su Telegram, aggiungendo che i soccorsi proseguono senza sosta.

Il grido di aiuto dell’Ucraina

Le autorità ucraine hanno denunciato con forza la natura dell’attacco, sottolineando come i bersagli fossero civili e non militari. Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente Zelensky, ha espresso frustrazione per la mancanza di una “necessaria reazione dal mondo civilizzato”. Su X, ha scritto: “Kiev. È così che combatte la Russia: uccide deliberatamente civili in case normali. Una potenza nucleare può semplicemente uccidere civili nelle loro case, rifiutarsi di cessare il fuoco e non ricevere la necessaria reazione dal mondo civilizzato. Perché?”. Zelensky ha ribadito la necessità di un’azione internazionale coordinata, esortando Stati Uniti ed Europa a “reagire come una società civile reagisce ai terroristi”.

La reazione russa

Dall’altro lato, l’esercito russo ha dichiarato di aver condotto operazioni difensive, abbattendo 203 droni ucraini su dieci regioni russe tra lunedì sera e martedì mattina. L’agenzia per l’aviazione civile russa, Rosaviatsia, ha sospeso temporaneamente i voli negli aeroporti di Mosca, Kaluga, Tambov e Nizhny Novgorod per precauzione, senza riportare danni significativi sul territorio russo. Nessun commento ufficiale è stato rilasciato da Mosca riguardo l’attacco su Kiev.