Luigi Di Maio e la sua ‘squadra’ hanno lasciato il MoVimento 5 Stelle. La comunicazione ufficiale è avvenuta tramite una conferenza stampa che si è svolta nel Hotel Bernini di Roma. Al via, quindi, il gruppo parlamentare Insieme per il Futuro: raccolte più di 50 firme, l’obettivo dichiarato è di arrivare a 60. Tra i ‘dimaiani’ ci sono anche Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato alla Salute, e la viceministra dell’Economia Laura Castelli.

Il Ministro degli Esteri ha detto: “Quella di oggi è stata una giornata molto importante, al Senato è stata votata la risoluzione che rafforza il governo e il presidente Draghi che andrà al prossimo Consiglio europeo con il forte sostegno delle forze politiche che sostengono l’Esecutivo. Dopo settimane di ambiguità, turbolenze e attacchi oggi siamo arrivati a un voto netto”.

E ancora: “Dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare della storia, con l’Ucraina aggredita o la Russia aggressore. Le posizioni di alcuni dirigenti del M5s hanno rischiato di indebolire il nostro Paese”.

“In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità – ha proseguito Di Maio – Abbiamo scelto di fare un’operazione verità, partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5S. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa”, aggiungendo che “pensare di picconare la stabilità del governo solo per ragioni legate alla crisi di consenso è da irresponsabili”.

Da qui la scelta “sofferta” di lasciare il MoVimento 5 Stelle che, da domani, “non sarà più la prima forza in Parlamento”.

Di Maio, 35 anni, ha chiarito che “nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale, ci mettiamo in cammino. Partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un’onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l’odio, populismo, sovrani ed estremismi. Da oggi inizia un nuovo percorso. Per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro”.

“Non ci possiamo permettere passi falsi, dobbiamo costruire il futuro di tutti i cittadini – ha continuato Di Maio – Ai colleghi e amici dico mettiamoci in cammino, insieme per il futuro, che sarà di tutti coloro che vorranno condividere questo progetto e saranno i benvenuti”.

Di Maio ha pure detto. “Davanti a questa guerra devastante, l’Europa deve essere più solidale, ce lo ricordava il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, un esempio di grande di correttezza, di senso delle istituzioni e di pacatezza che deve essere da guida per tutti noi”, rimarcando che “quando si ricevono gli endorsement degli aggressori dell’Ucraina non si risponde con il silenzio, ma con l’indignazione. Non possiamo stare dalla parte sbagliata della storia”.

Il ministro ha poi dichiarato: “La pandemia e la guerra hanno chiamato alla responsabilità tutte le forze politiche. Anche quelle forze politiche che dicevano di essere a favore della scienza ma strizzavano l’occhio ai no vax, che dicevano di essere dalla parte della sicurezza ma si opponevano al green pass, che ospitavano la democrazia e poi erano fan di Putin. È finita l’epoca dell’ipocrisia. Chi sta provando a proporre soluzioni semplici a problemi complessi si sta distaccando dalla vita reale”.

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