La piccola Diana Pifferi, la bimba di un anno e mezzo abbandonata dalla madre Alessia per sei giorni in casa da sola e morta di stenti, ha un volto. La foto è presente sull’annuncio funebre apparso sul cancello di via Parea, a Milano, dov’è avvenuto il dramma che ha scosso l’Italia, insieme a queste parole: “A soli 18 mesi è volata in Cielo la piccola Diana Pifferi. Il giorno e l’ora dei funerali verranno comunicati in seguito”.
La Procura di Milano, infatti, ha dato il nulla osta alla sepoltura di Diana. E ai funerali, come raccontato dagli stessi avvocati della donna, in carcere a San Vittore per omicidio volontario, vorrebbe partecipare anche Alessia ma non sarà possibile. Le esequie sono state fissate: domani pomeriggio, venerdì 29 luglio, alle 15, nella parrocchia Santi Pietro e Paolo in via Bruno Buozzi.
Intanto, sul fronte della ricostruzione di quanto successo, la 36enne ha detto ai suoi difensori, Luca D’Auria e Solange Marchignoli, che non ha mai dato “quelle gocce a mia figlia”, ovvero la boccetta di En, un potente tranquillante, che è stato trovato in casa. Alessia ha rivelato che sia lei che la bimba non hanno mai assunto quel farmaco. Eppure, c’è il sospetto che la donna abbia somministrato alla bimba quel medicinale per sedarla, anche perché i vicini di casa sostengono di non avere sentito la bimba piangere in quei giorni, nonostante non avesse né da bere né da mangiare. Si attendono, però, gli esiti dell’autopsia.
I due legali hanno, infine, spiegato che la donna è “sotto shock” e che le “manca” la figlia, chiedendo, come anticipato poco su, anche informazioni sul funerale. La donna si sente anche “sola”: neanche la madre l’aiuta e si fa sentire.
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