Oggi, giovedì 12 giugno, un Boeing 787-8 Dreamliner di Air India, volo AI171 diretto a Londra Gatwick, si è schiantato pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel di Ahmedabad, in India.

Il velivolo, con a bordo 242 persone, tra cui 230 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio, è precipitato in una zona residenziale, colpendo un ostello per medici del BJ Medical College. Le autorità hanno confermato un bilancio provvisorio di oltre 290 vittime, tra passeggeri e persone a terra, rendendo questo incidente uno dei più gravi nella storia dell’aviazione indiana. Unico sopravvissuto confermato, Vishwash Kumar Ramesh, un cittadino britannico di origine indiana, ha raccontato la sua drammatica esperienza.

Il racconto del sopravvissuto

Vishwash Kumar Ramesh, 40 anni, era seduto al posto 11A, vicino a un’uscita di emergenza. “Trenta secondi dopo il decollo, c’è stato un forte rumore e poi l’aereo si è schiantato. È successo tutto così in fretta”, ha dichiarato al quotidiano Hindustan Times dal suo letto d’ospedale presso il Civil Hospital di Asarwa, Ahmedabad. Ramesh, che ha riportato lesioni da impatto al petto, agli occhi e ai piedi, ha descritto una scena di devastazione: “Quando mi sono alzato, c’erano corpi ovunque intorno a me. Ero spaventato. Mi sono alzato e sono corso. C’erano pezzi dell’aereo tutt’intorno. Qualcuno mi ha afferrato, mi ha messo su un’ambulanza e mi ha portato in ospedale”. La sua lucidità e il fatto che sia riuscito a camminare verso l’ambulanza, come mostrato in un video virale, hanno sorpreso i soccorritori.

Un viaggio familiare interrotto

Ramesh, residente a Londra da oltre 20 anni con moglie e figlio, era in India per visitare la famiglia. Sul volo viaggiava con suo fratello, Ajay Kumar Ramesh, 45 anni, seduto in una fila diversa. “Non so dove sia mio fratello. Eravamo insieme, aiutatemi a trovarlo”, ha implorato Ramesh, visibilmente scosso. I familiari a Leicester, nel Regno Unito, hanno confermato di aver parlato con lui dopo l’incidente, ma non hanno notizie di Ajay.

Dettagli del disastro

Il volo AI171 è decollato alle 13:38 ora locale (9:09 BST) e ha emesso un segnale di Mayday subito dopo, indicando un’emergenza grave. Secondo i dati di Flightradar24, il segnale del velivolo è stato perso meno di un minuto dopo il decollo, a un’altitudine di circa 625 piedi, con una velocità di discesa di -475 piedi al minuto. L’aereo si è schiantato nel quartiere di Meghaninagar, colpendo un ostello per studenti di medicina e causando un’esplosione visibile a chilometri di distanza.

Vittime e impatto a terra

Il commissario di polizia di Ahmedabad, G.S. Malik, ha riferito che sono stati recuperati 204 corpi, ma il numero totale delle vittime potrebbe essere più alto, includendo residenti colpiti a terra. Tra le vittime ci sarebbero almeno cinque studenti di medicina dell’ostello del BJ Medical College, con circa 50 feriti. Testimoni hanno descritto studenti che saltavano dalle finestre del secondo e terzo piano per sfuggire alle fiamme.

Risposta delle autorità e di Air India

Le operazioni di soccorso sono state immediate, con tre squadre della National Disaster Response Force (NDRF) dispiegate da Gandhinagar e altre da Vadodara. L’aeroporto di Ahmedabad ha sospeso temporaneamente tutte le operazioni di volo. Air India ha attivato un centro di emergenza per supportare le famiglie delle vittime e ha annunciato che il gruppo Tata, proprietario della compagnia, offrirà un risarcimento di 1 crore di rupie (circa 86.000 sterline) per ogni vittima. “Il nostro focus principale è supportare le persone colpite e le loro famiglie”, ha dichiarato il presidente di Tata Group, Natarajan Chandrasekaran, in un comunicato su X.

Indagini in corso

La Direzione Generale dell’Aviazione Civile indiana (DGCA) ha confermato che l’aereo, pilotato dal comandante Sumeet Sabharwal e dal primo ufficiale Clive Kundar, ha emesso un segnale di emergenza subito dopo il decollo. La causa dell’incidente non è ancora chiara, ma gli investigatori stanno esaminando i registratori di volo e la scatola nera, che si ritiene siano stati recuperati rapidamente. Il National Transportation Safety Board (NTSB) degli Stati Uniti ha offerto assistenza tecnica, mentre Boeing, produttore del velivolo, ha dichiarato: “Stiamo raccogliendo informazioni e collaboreremo con le autorità”. Si tratta del primo incidente che coinvolge un Boeing 787 Dreamliner.