In netto calo gli arresti nella sesta notte di disordini in Francia dopo l’uccisione di un giovane di 17 anni, Nahel, da parte di un poliziotto durante un controllo stradale. Infatti, secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Interno, gli arrestati sono stati 157.

Inoltre, durante gli eventi, sono stati registrati complessivamente 352 incendi sulle strade pubbliche, con 297 veicoli completamente distrutti, e sono stati riportati almeno 34 danni a edifici, causati da incendi o tentativi di incendio. Inoltre, tre agenti di polizia e gendarmi sono rimasti feriti, mentre una stazione di polizia e una caserma della gendarmeria sono state danneggiate.

Morto un vigile del fuoco

Tuttavia, c’è da registrare una vittima: un vigile del fuoco di 24 anni è morto mentre stava cercando di spegnere un incendio: “Ieri notte, mentre combatteva contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo a Saint-Denis, un giovane caporale capo dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto nonostante il soccorso molto rapido da parte dei suoi compagni di squadra”, ha affermato il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin.

Antonio Tajani, ministro degli Esteri, intervenuto ad Agorà Estate, su Raitre, ha confermato che stanotte “la situazione è leggermente migliorata”. Inoltre, “abbiamo detto ai cittadini italiani di seguire le indicazioni delle forze dell’ordine e del ministero dell’Interno, di non avvicinarsi mai alle aree degli scontri perché non sappiamo cosa può accadere”.

E ancora: “La stessa nonna del ragazzo ucciso ha lanciato un grande appello, si rendono conto che c’è strumentalizzazione”,  precisando che occorre “impedire” che la protesta violenta “si allarghi a macchia d’olio in altre regioni della francofonia. Bisogna isolare i violenti”.

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