Roberto Bolle, in una nota, ha commentato quanto accaduto a Valerio Staffelli, l’inviato di Striscia La Notizia che è finito in ospedale dopo avere tentato di consegnare il tapiro all’étoile internazionale.

«Sono molto dispiaciuto per l’incidente di Valerio Staffelli e amareggiato per tutta la vicenda – ha affermato Bolle – ma i violenti attacchi su una mia presunta omissione di soccorso sono del tutto infondati. La prima cosa che mi preme puntualizzare è che, chiaramente, nell’affannato episodio non mi si sono minimamente accorto che Staffelli si fosse fatto male. Fintanto che ero sulla scena, come si vede anche dalle immagini della trasmissione, Valerio Staffelli era perfettamente in piedi e non ero preoccupato dal fatto che fosse da solo perché, dagli studi Rai in corso Sempione fino alla mia abitazione, il taxi su cui ero salito è stato inseguito da due macchine della redazione di Striscia la Notizia che spericolatamente ci hanno ‘tallonato’ per chilometri».

«Non c’era quindi pericolo che non fosse assistito perché i collaboratori con lui erano almeno in 3 calcolando guidatori e cameraman – ha proseguito Bolle – Nonostante queste doverose puntualizzazioni sono molto dispiaciuto per l’accaduto, ma, lo ripeto, i violenti attacchi su una mia presunta omissione di soccorso sono del tutto infondati. Mi dispiace anche di non aver accettato subito il tapiro, il che avrebbe evitato tutto questo, ma come può capitare a tutti mi hanno ‘ beccato’ in un momento sbagliato, in cui ero immerso in tutt’altro genere di problemi».

Poi, a proposito della motivazione della consegna del tapiro d’oro – ovvero di avere replicato, per la prima della Scala di Milano, un brano già trasmesso – Bolle ha affermato: «Chiariamo innanzitutto che tutti i brani andati in onda in 7 dicembre sono stati registrati nei giorni precedenti la prima scaligera. Il brano ‘Waves’ avrebbe dovuto essere registrato il 5 dicembre, insieme agli altri pezzi della serata. A pochi giorni dalle previste registrazioni, come da un’agenzia rilasciata dal Teatro alla Scala stesso, si è scoperto che con le nuove norme covid non si sarebbe potuto usare il fumo scenico, assolutamente essenziale per un pezzo in cui duetto con un raggio laser, come in ‘Waves’».

«A questo punto il Teatro alla Scala e la Rai hanno preso in considerazione di usare le bellissime immagini realizzate poco più di un mese prima e trasmesse all’Assemblea delle Nazioni Unite a NYC il 22 ottobre 2020, in occasione del settantacinquesimo anniversario dell’Onu – ha spiegato Bolle – Tali immagini erano state registrate sempre in Teatro, con la medesima configurazione scenica della Prima ed erano state trasmesse soltanto una volta in streaming per l’evento, e mai in televisione».

«In un momento di grave difficoltà per l’arte come questo – ha concluso Bolle – non ci si può non chiedere come mai ci si attacchi a questi particolari ininfluenti per scalfire un evento che non solo ha incantato milioni di persone, celebrando l’arte e la cultura italiana ai massimi livelli, ma anche è stato motivo di orgoglio internazionale. Attendo a questo punto che Staffelli si rimetta per, se lui vorrà, ricevere questo tapiro d’Oro, raccomandandomi però con lui di evitare pericolosi inseguimenti e incidenti, in questo periodo dove forze dell’ordine e della sanità sono impegnate in un’altra più dura e importantissima battaglia per il bene di tutti».