Il Senato, con 143 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto, ha approvato il cosiddetto Decreto Ucraina.
Il disegno di legge di conversione del decreto-legge 2 marzo 2023, n. 16, “recante disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina” era in seconda lettura dopo il via libera della Camera e non è stato modificato ulteriormente a palazzo Madama. L’approvazione è, pertanto, definitiva. Di seguito le principali novità
Proroga dello Stato di Emergenza
Con il via libera in commissione Affari costituzionali alla Camera a un emendamento presentato dal Governo “lo stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina di cui alla delibera del Consiglio dei ministri del 25 febbraio 2022 è prorogato, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, al 31 dicembre 2023″.
La proroga “si rende necessaria in ragione del perdurare del conflitto russo-ucraino e della conseguente necessità di continuare a garantire la prosecuzione delle attività di soccorso e assistenza alla popolazione, nell’ambito del Meccanismo unionale di protezione civile – canale operativo tramite cui vengono canalizzate tutte le offerte di assistenza materiale al Paese, anche discendenti da iniziative europee e internazionali, ivi incluse numerose donazioni private – sul territorio ucraino”. La relazione tecnica relativa alla misura specifica che “in via del tutto cautelativa e prudenziale, sarebbero potenzialmente disponibili per ulteriori attività circa 3 milioni di euro, non sussistendo pertanto allo stato necessità di ulteriori stanziamenti”.
Contributo sui servizi sociali comuni
Approvato anche l’emendamento riformulato, a prima firma del capogruppo di FdI in commissione Alessandro Urzì, con cui si prevede che all’”esito delle risultanze dell’aggiornamento del censimento” sul contributo una tantum destinato ai Comuni che ospitano “un significativo numero di persone richiedenti la protezione temporanea” il “ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali – Direzione centrale per la finanza locale provvede esclusivamente al trasferimento pro quota delle relative risorse in favore dei singoli comuni beneficiari”.
Le risorse assegnate “sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione allo stato di previsione del ministero dell’Interno”. La modifica va a toccare l’articolo 1 del provvedimento, che ha previsto di assegnare, anche per il 2023, nel limite di 40 milioni di euro, il contributo una tantum finalizzato al rafforzamento, in via temporanea, dei servizi sociali dei comuni. Via libera anche a un altro emendamento FdI, sempre a prima firma Urzì, con cui si stabilisce che l’aggiornamento del censimento sul contributo venga realizzato entro 45 giorni – invece di 30 – dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl Ucraina.
Proroga della deroga sui medici ucraini
Con il via libera a un emendamento FdI, a prima firma Carlo Maccari, e un emendamento riformulato a prima firma Maria Chiara Gadda di Azione-Italia viva la I di Montecitorio ha approvato la proroga fino al 31 dicembre della deroga per consentire ai cittadini ucraini “l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario”.
La misura riguarda i “professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022” che intendono esercitare in Italia, “presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario in base a una qualifica professionale conseguita all’estero regolata da specifiche direttive dell’Unione europea”.
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