Don Backy, il noto cantautore, è stato ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, su Raiuno e Raitalia. L’autore di alcune tra le più belle canzoni della musica italiana ha di recente pubblicato un romanzo dal titolo Cose da pazzi.

Don Backy ha anche parlato del Festival di Sanremo del 1967 e del suicidio di Luigi Tenco: “I sentimenti sono stati contrastanti. Si erano formate due fazioni, quella che voleva sospendere il Festival, io ero fra quelli che avrebbero voluto continuarlo. Se Luigi fosse venuto da me quella sera, o da chiunque altro, e mi avesse detto questa intenzione, l’avrei dissuaso, legato al letto”.

Perché? ” Se lui prende una decisione, sua, autonoma, senza consultarmi, senza venire a dire niente a nessuno, io che ho legato a quella canzone il mio futuro, non ammetto che qualcuno intervenga a bloccare la mia decisione di vivere e andare avanti, con la sua decisione di farla finita. Puoi farlo quando vuoi ma non cercando di impedire a me di continuare il mio destino”.

“Posso dirti che è un ragionamento un po’ spietato?”

E Serena Bortone ha replicato così: “Posso dirti che è un ragionamento un po’ spietato?”. A cui Don Backy ha risposto in questo modo: “Un ragionamento semplicemente logico. Ho rispetto della vita umana, so la sofferenza che aveva provocato in chi lo amava ma il mio destino legato a questa canzone, L’immensità, e si è dimostrato nel tempo”.

In quell’anno Don Backy, che oggi ha 83 anni, era in gara con la canzone L’immensità ed era il suo debutto: “Ero talmente impaurito ed emozionato che non riuscivo a guardare niente”. Quel Festival, però, fu vinto da Claudio Villa e Iva Zanicchi con Non pensare a me.

Proprio oggi, martedì 21 marzo, Luigi Tenco avrebbe compiuto 85 anni.

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