L’FBI ha eseguito un mandato di perquisizione nella tenuta di Mar-a-Lago dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, nell’ambita di un’indagine sulla presunta cattiva gestione dei documenti della Casa Bianca, compreso materiale potenzialmente classificato.
Il blitz, che è durato alcune ore, autorizzato dal Dipartmento della Giustizia, ha portato al sequestrato di documenti cartacei. Presente anche l’avvocato di Trump, Christina Bobb. Prima di oggi, l’FBI non aveva mai messo in atto un’operazione simile contro un ex presidente.
Trump (che si trovava a New York), in una nota, ha spiegato che l’FBI ha anche fatto irruzione “nella mia cssaforte” e il suo resort è stato “assediato, perquisito e occupato da un folto gruppo di agenti federali”.
“Dopo avere collaborato con le agenzie governative competenti, questo blitz senza preavviso a casa mia non era né necessario né appropriato”, ha aggiunto. Trump si è anche definito vittima di una “persecuzione” e ha parlato di Nazione che “sta vivendo tempi bui”. Inoltre, si è tratta di una “strumentalizzazione della giustizia e un attacco dei democratici di sinistra radicali che disperatamente non vogliono che mi candidi alle elezioni del 2024”.
Secondo il Wall Street Journal, la perquisizione “avviene mentre il sostegno all’ex presidente, e in particolare all’idea che possa ricandidarsi nel 2024, è in calo anche all’interno del suo stesso partito. Ma la mossa dell’FBI è diventata rapidamente un grido di battaglia per molti repubblicani”.
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