Gino Strada è morto oggi, venerdì 13 agosto. Il fondatore di Emergency aveva 73 anni è morto in Normandia.
Si è laureto nel 1978 in Medicina presso l’Università degli studi di Milano, per poi specializzarsi in Chirurgia d’urgenza. Le sue prime esperienze da chirurgo avvengono all’ospedale di Rho, in seguito Gino Strada si indirizza verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra e lavora in vari ospedali negli USA, nel Regno Unito e in Sudafrica. Dagli anni Ottanta alla metà degli anni Novanta lavora con la Croce Rossa per curare le vittime di guerra in varie zone dove vi sono aspri conflitti, ad esempio in Pakistan e in Bosnia.
Fonda l’associazione Emergency
Nel 1994 ha deciso di fondare l’associazione umanitaria internazionale Emergency per fornire cure gratuite alle vittime di guerra e delle mine antiuomo.
Ha vinto quindi per la sua attività i premi Colombe d’oro per la Pace nel 2001, il Right Livelihood Award nel 2015 e il premio per la pace SunHak Peace Prize nel 2017.
Gino Strada ha scritto molti libri che spesso concretizzano la sua esperienza di medico sul campo nelle zone di guerra. Alcuni dei più famosi sono: Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra, edito da Feltrinelli nel 1999, Buskashì. Viaggio dentro la guerra del 2002 e Zona rossa nel 2015.
Vita privata
Nel 1971, in un gruppo di volontariato, conosce e sposa l’insegnante Teresa Sarti: insieme a lei fonderà Emergency e ne sarà presidente fino alla morte, avvenuta nel 2009 a causa di un cancro. I coniugi strada hanno avuto nel 1979 una figlia di nome Cecilia, sociologa e diventata anche lei presidente di Emergency alla morte della madre Teresa.
Le prime reazioni
“La notizia ci ha colto tutti di sorpresa, lasciateci riprendere dal dolore”. E’ il primo commento della presidente di Emergency Rossella Miccio dopo la morte di Gino Strada. Miccio ha annunciato nelle prossime ore una nota dell’organizzazione.
La figlia Cecilia Strada
Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio.
Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre.
Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo.
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