Il reddito di cittadinanza continua ad essere uno dei temi più gettonati e divisivi della campagna elettorale, ormai agli sgoccioli.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a Mattino 5, su Canale 5, a tal proposito, ha ribadito: “Quello che mi piacerebbe fare è assistenza seria a chi non può lavorare e possibilità di torvare lavoro a chi può lavorare. Un ragazzo di 25 anni che prende il reddito di cittadinanza per quanto ce lo possiamo permettere? La povertà non si combatte mantenendo i poveri nella condizione di povertà. Abbiamo un sacco di disoccupati e un sacco di lavori richiesti per i quali non si trova manodopera”.

Sullo stesso argomento, intervenuto a RTL 102.5, Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, ha affermato: “Non mi metto a dare giudizi sugli altri, noi partiamo dal 18% del 2018 e pensiamo che il reddito di cittadinanza sia un modo per aggredire la povertà. Non mi schiero con coloro che sbeffeggiano queste misure, certo vanno integrate quelle per trovare lavoro”.

E, infine, c’è Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico che, intervistato da Il Mattino, ha affermato: “Lo dico chiaramente: il Reddito l’ho creato io, e io lo difendo in prima linea. Queste elezioni politiche sono a tutti gli effetti un referendum sul reddito di cittadinanza. Da una parte abbiamo la destra che vuole eliminarlo e dall’altra no di Impegno Civico, che con la coalizione progressista siamo gli unici che possono salvarlo. L’ho detto più volte, quello non è più il M5S ma il partito di Conte. Lo stesso Conte ha scelto di non governare e di far cadere il governo mettendo a rischio anche il Reddito di cittadinanza, che Meloni ora vuole eliminare. A breve lì non rimarrà più nessuno,da Fico a Di Battista“.

Articoli correlati