Ieri, lunedì 4 ottobre, è durato ben 7 ore il black out di Facebook, Instagram, WhatsApp e Messegner. Un disservizio simile non accadeva dal 2008.

Su Facebook il CEO e fondatore Mark Zuckerberg ha condiviso un post e ha affermato: “Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger stanno tornando online ora. Ci scusiamo per l’interruzione di oggi: so quanto fate affidamento sui nostri servizi per restare connessi con le persone a cui tenete”.

Cos’è successo? Il blocco dell’app di messaggistica e dei social media è stato causato dalle provocato da modifiche alla configurazione dei router che gestiscono il traffico di rete tra i vari centri dati. “Questa interruzione del traffico di rete ha avuto un effetto a cascata sul modo in cui comunicano i nostri centri dati e hanno bloccato i nostri servizi”, ha riassunto il vicepresidente delle infrastrutture di Facebook, Santosh Janardhan, in un post.

I media statunitensi hanno evidenziato che Facebook ha dovuto inviare un team di tecnici e specialisti nei data center di Santa Clara, in California, per intervenire direttamente sui server, vista la scarsa utilità delle operazioni da remoto.

Facebook è stato costretto a rivolgersi a Twitter per pubblicare una nota in cui si scusa per il disagio provocato a causa dei problemi riscontrati nella fruizione di Facebook, Instagram e WhatsApp, offline da alcune ore. “Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app e ai nostri prodotti. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi”, si legge nella nota.

Il down di ieri dei social legati a Facebook, secondo Bloomberg avrebbe generato una perdita a livello globale di 160 milioni di dollari per ogni ora di interruzione della connessione digitale. Zuckerberg, comunque, resta la sesta persona più ricca del mondo.

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