Carlo Verna, presidente Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti, ha confermato la notizia delle dimissioni di Vittorio Feltri dall’ODG.

«Avremmo preferito accompagnarlo su una strada di maggior attenzione alle norme della professione – ha detto Verna – Oltre alle numerose azioni disciplinari in corso nei suoi confronti, recentemente il Cnog ha dato mandato legale per valutare un eventuale danno di immagine all’intera categoria causato da alcune sue ripetute e circostanziate esternazioni. Una volta al di fuori della categoria Feltri potrà tranquillamente continuare ad esprimere liberamente le sue opinioni come prevede l’Articolo 21 della Costituzione. È ovvio che la responsabilità di quello che scriverà si sposta sui direttori responsabili delle testate che lo ospiteranno; come avviene per i tantissimi non giornalisti che ogni giorno, sulla carta stampata o in tv, esprimono liberamente le proprie idee».

Il diretto interessato, interpellato dall’Ansa, ha affermato: «Io ho 77 anni e non preoccupo molto dell’avvenire. Fatta questa premessa, dico che rimanere nell’Odg, che si diverte a avvolgermi nel fumus persecutionis, non mi interessa».

«Mi si accusa di cose che non posso aver fatto – ha aggiunto l’ormai quasi ex giornalista -. Essendo direttore editoriale, non ho responsabilità di legge sugli articoli pubblicati. C’è un direttore responsabile. Chiedano a lui, non a me. Invece, mi danno addosso non si capisce perché. Non credo sia possibile un trattamento speciale per un giornalista, solo perché è un personaggio pubblico. Per questo querelerò tutti quelli che mi hanno ingiustamente sottoposto a procedimenti disciplinari».

«Anche questa vicenda del politicamente corretto non la comprendo – ha proseguito Feltri –  Esiste un codice civile e un codice penale, che puniscono gli abusi. L’Ordine, anziché tutelare la libertà di espressione, la vieta. Ditemi a cosa serva l’Ordine. L’Ordine è stato fondato nel 1963, da allora cosa è cambiato? Solo che esistono forme di tortura per chi non è dichiaratamente di sinistra. Per esempio Michele Serra, contro il quale non ho nulla, ha detto peste e corna dei lombardi in un articolo e nessuno ha detto niente. Io ho detto che il sud è inferiore per motivi sociologici e sono stato massacrato».

«Continuerò a fare il direttore editoriale perché può farlo anche un geometra. Sono anche consigliere d’amministrazione. Se vorrò esprimere opinioni, lo farò come opinionista, a titolo gratuito», ha concluso.