Altro femminicidio, dopo i due di ieri, proprio nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, avvenuti in provincia di Padova e di Catanzaro.

L’ultimo è avvenuto a Riveredo in Piano, in provincia di Pordenone. Ad essere uccisa una donna di 32 anni. L’omicida, che si è costituito, recandosi in Questura con le mani sporche di sangue, ne ha uno in meno. Ha accoltellato la compagna ed è adesso accusato di omicidio volontario pluriaggravato.

Gli agenti della Squadra Volante e della Squadra Mobile, dopo la confessione, si sono recati nell’abitazione, dove hanno trovato la giovane donna senza vita. Sulla scena del crimine si è recato anche il pubblico ministero di turno, Federico Facchin.

La vittima, Aurelia Laurenti, era mamma di due bambini, di 3 e 8 anni, avuti dall’omicida. I piccoli non hanno assistito all’assassinio perché si trovavano dai nonni materni. Il femminicida si chiama Giuseppe Forciniti ed è originario di Cosenza e si era trasferito in Friuli molti anni fa e, insieme alla compagna, era andato a vivere a Roveredo nel 2013, nella villetta dove si è consumata la tragedia.

Da rimarcare che l’omicida, quando si è presentato in Questura, aveva riferito all’agente in servizio di avere avuto una collutazione con un ladro sorpreso in casa. Il poliziotto, però, notando le mani insanguinate con evidenti tagli, ha approfondito e, alla fine, Forniciti ha ammesso l’omicidio.