La stilista pugliese,originaria di Ginosa ma materana di adozione, nota nell’ambiente cinematografico per aver collaborato alla realizzazione degli abiti di vari personalità dello spettacolo, tra cui Beppe Fiorello e Stefano Fresi è stata scelta per realizzare i costumi per le opere del Festival Verghiano, storica manifestazione prodotta dalla Dreamworld Pictures che a settembre di quest’anno, per la prima volta in assoluto, sarà messa in scena a Matera, Capitale della Cultura Europea per la regia di Lorenzo Muscoso.
La Designer vestirà, in particolare, la Madrina Mariagrazia Cucinotta, l’indimenticabile interprete de “Il Postino”, vero e proprio testamento spirituale di Massimo Troisi, conquistata dalla magia dall’elegante Atelier e dalle armonie creative in esso contenute. Uno spazio intimo e distinto nella suggestiva via Ridola accanto allo storico Museo Lanfranchi, cuore culturale della città dei Sassi e custode delle celebre opere di Carlo Levi e della Mostra sul “Rinascimento visto dal Sud”. Le due donne si sono da subito capite sul modo di intendere la vestibilità e l’importanza delle cuciture rapportate a quello che il tessuto e il prodotto completo.
La Diva siciliana, le cui misure sono note al pubblico, è chiaramente portata a identificare nell’ambito una particolare capacità di ottenere la giusta composizione ed equilibrio che meglio la rappresentano, esigenza che la Buttiglione comprendere e interpreta accuratamente riproponendo un prodotto che è il risultato di uno studio sulla persona. Un sentimento apprezzato dall’Attrice che ha definito il lavoro della Creativa di grande professionalità notando altresì l’attenzione alle rifiniture del cucito. La Modellista sostiene che, accanto al pret a porter degli abiti già pronti c’è tutta una tradizione di “arte su misura”, uno approfondimento singolare seguito in ogni sua fase, dal disegno alla produzione finale caratterizzati in ogni rifinitura dall’estro e da un talento che rende le proprie creazioni uniche.
Lanciata nel mondo della Settima Arte dalla costumista Nicoletta Taranta, ha realizzato capi per Giancarlo Giannini, Silvio Orlando, Luca Zingaretti con collaborazione attive con le sorelle Campanale, una lunga carriera fatta di passione e impegno che l’ha portata anche restaurare i prestigiosi tessuti ricamati in oro risalenti al 1600, ideando anche i fazzoletti protagonisti nel film “Agadah” di Alberto Rondalli.
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