• 1500 partecipanti, 1000 bauli schierati e 246 bauli utilizzati per la scritta “419” come 419 giorni intercorsi dal 9 marzo al 17 aprile, senza lavoro.
  • La protesta scenografica dei lavoratori dello spettacolo riempie piazza del Popolo, dalle maestranze ai cantanti per chiedere interventi concreti al settore

Dopo il Duomo di Milano, anche Piazza del Popolo a Roma è stata invasa da un esercito di bauli, l’oggetto-simbolo dei lavoratori dietro le quinte, che manifestano per essere riconosciuti e ascoltati dal governo italiano. Sabato 17 aprile nella capitale si è svolta la seconda manifestazione nazionale del settore dello spettacolo e degli eventi promossa e organizzata dall’APS Bauli In Piazza, con oltre 1000 bauli schierati ai piedi del Pincio e 1500 lavoratori. La manifestazione si è svolta come da programmain modo pacifico e ordinato, nel rispetto del distanziamento e delle norme anti-covid: ogni partecipante ha ricevuto una t shirt e una maschera nera oltre ai dispositivi di sicurezza regalati dai partner tecnici (mascherine chirurgiche, mascherine ffp2 e gel). Al check-in, tutti hanno consegnato l’autocertificazione covid, come richiesto in fase di registrazione online.

Bauli in piazza con Fiorella Mannoia, Daniele Silvestri, Diodato

Insieme ai lavoratori dello spettacolo, tanti i personaggi provenienti dal mondo della musica, del cinema e del teatro che, grazie alle relazioni costruite in anni di tour e alla sinergia tra l’APS Bauli In Piazza, La Musica Che Gira e Unita, hanno partecipato alla manifestazione di Roma: Alberto Bebo Guidetti, Alessandra Amoroso, Andrea Bosca, Carlotta Natoli, Barbara Begala, Brunori, Chiara Tomarelli, Daniele Silvestri, Diodato, Elena Arvigo, Emma Marrone, Fabio Rondanini, Fabrizia Sacchi, Fiorella Mannoia, Flavio Insinna, Francesca De Martini, Francesco Bolo Rossini, Galeffi, Giorgia Cardaci, Giorgio Marchesi, Giulia Michelini, Giuliano Sangiorgi, Irene Ferri, Jacopo Olmo Antinori, Laura Nardi, Liliana Massari, Lucia Mascino, Manuel Agnelli, Manuela Mandracchia, Marco Bonini, Margherita Vicario, Max Gazzè, Michele Riondino, Mirkoeilcane, Renato Zero, Rodrigo D’Erasmo, Roy Paci, Sabina Guzzanti, Piotta, Roberto Zibetti, Saturnino, Virginio. Oltre a coloro presenti in piazza e al sostegno arrivato da tanti artisti sui social, sono stati di grande supporto anche Gianna Nannini, Luciano Ligabue e Piero Pelù che hanno firmato la linea di t-shirt BIG4BIP, patrocinata da Warner Chappell Music Italiana e dal Managing Director Roberto Razzini (presente alla manifestazione), il cui ricavato sarà destinato alle attività dell’associazione.

Sono i Bauli in piazza”, il movimento nato nell’ambito della campagna internazionale “We make events” che, dopo Milano, arriva nella Capitale sabato 17 aprile, nella cornice di piazza del Popolo. Tecnici, operatori, cantanti. Tutti insieme per creare un’unica voce in grado di portare all’attenzione la situazione di crisi di un settore fortemente penalizzato dalla crisi legata alla pandemia.

Fabio Pazzini del direttivo di Bauli in piazza

“In 14 mesi non è cambiato nulla, anzi i problemi sono raddoppiati ed è per questo che oggi siamo in mille, mentre a Milano eravamo in 500, nonostante gli annunci nella e cambiato, quindi vogliamo sentire la nostra voce, di tutta la filiera”. A “suonare” i bauli tanti artisti, tra cui Fiorella Mannoia, Daniele Silvestri, Diodato, Manuel Agnelli, Emma.

Poco prima dell’inizio del flashmob, un fuori-programma: a sorpresa è arrivato anche Renato Zero, che ha chiesto il microfono per rivolgere un messaggio di sostegno ai partecipanti:

 “Sono qui con voi per dimostrare che non abbiamo paura di salire su quel palco. La musica ha sempre guarito i cuori di tutti. Abbiamo fatto un lavoro come quello dei medici, perché la musica fa bene. E d’altronde anche la cultura è un modo intelligente ed efficace per crescere queste generazioni e farle diventare più consapevoli. Questi governi guardino di più al nostro destino, all’impegno che ci assumiamo nei confronti del popolo, degli altri, della gente: le persone hanno bisogno anche delle canzoni per andare avanti”.

 

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