Nelle ultime ore l’ULSS 6 Euganea di Padova ha individuato sette focolai di coronavirus in città e in provincia per un totale di 90 nuovi casi.
Infatti, oltre alla comunità camerunense (una trentina di casi scoperti dopo una cerimonia funebre) e al Mercato agroalimentare di Padova (12), il contagio si è diffuso anche al corriere SDA di Limena (17 più un contatto esterno all’azienda), in una stamperia di Padova (una decina di positivi e 7 – 8 casi correlati), in due case di riposo (10 casi in tutto, tra cui 6 operatori e 4 ospiti) e in un centro estivo (un bambino).
Domenico Scibetta, direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, ha affermato: «I micro-focolai ce li aspettavamo forse non li prevedevamo a fine luglio, ma abbiamo sempre detto che l’allarme deve essere massimo, perche’ il virus continua a circolare anche se con intensità completamente diversa da febbraio e marzo».
Inoltre, per Ivana Simoncello (Dipartimento di Prevenzione) «nella prima ondata avevamo tanti cluster familiari, ora questo contesto rappresenta un momento secondario. Il contagio avviene sia negli ambienti di lavoro che in momenti di condivisione, come attività ricreative e cerimonie».
Infine, nelle ultime 24 ore sono stati riscontrati altri 22 casi positivi al Coronavirus in Veneto, secondo l’ultimo bollettino regionale. Il totale dei contagi dall’inizio della pandemia è salto così a 19.671, gli attuali positivi sono 624 (+15). Nella giornata sono stati regsitrati inoltre 3 decessi, che portano il totale a 2.053, dei quali 1.441 negli ospedali. La situazione dei reparti non critici è, però, in miglioramento, con ricoverati in calo rispetto a ieri, 119 (-13) di cui 35 positivi, mentre è stabile nelle terapie intensive con 7 ricoverati e 2 positivi.
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