Continuano senza sosta i sequestri di dattero di mare, il particolare mollusco protetto dalla legge che viene estratto dai canalicoli che nel corso dei decenni si è costruito nella roccia, spaccando letteralmente i substrati marini, a colpi di mazza o di martelletti pneumatici.
L’ultimo intervento del quale si ha notizia è di oggi. Pur di portare nel piatto il piccolo animale, arriviamo ad importarlo illegalmente dall’estero. Ad intervenire nel porto di Bari i funzionari dell’Ufficio della Dogane ed il personale del Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato. Ben tre chilogrammi di dattero di mare sequestrati ad un cittadino albanese.
Niente in confronto ai 140 chilogrammi sequestrati dalla Guardia Costiera di Castellammare di Stabia (NA). Per portare a compimento l’operazione, la Guardia Costiera ha impegnato venti militari, due unità veloci e pattuglie di terra. In tutto, ad essere denunciate, sono state undici persone. Stante quanto riportato dalla stessa Capitaneria di Porto si tratterebbe di persone già condannate per lo stesso reato. Organizzati in squadre stavano portando a compimento la battuta di pesca nei fondali della Penisola Sorrentina. Alcuni di loro avevano il compito di estrarre il mollusco dalla roccia, altri si occupavano del trasporto da mare a terra dove la terza squadra prelevava il pescato e provvedere a smistarlo per le varie consegne. Infine una quarta squadra, aveva il compito di segnalare l’eventuale arrivo dei militari.
I pescatori abusivi erano forniti di bombole e dell’attrezzatura necessaria al prelievo dei datteri. Trovati anche alcuni pezzi di roccia.
I datteri sequestrati avrebbero fruttato circa 15.000 euro. Duro il commento del Comandante della Capitaneria di Porto Stabiese, Capitano di Fregata Guglielmo Cassone. Il danno ambientale è enorme, e si ripercuote non solo sul delicato ecosistema marino, ma anche sulla bellezza delle coste e dei fondali.
Già alcuni giorni addietro la stessa Guardia Costiera aveva portato a compimento un ingente sequestro di datteri di mare. In quel caso erano stati sequestrati 70 chilogrammi di datteri. Per crescere di circa dieci centimetri, aveva riferito la Guardia Costiera, occorrono una quindicina di anni. Bastano pochi secondi di martello pneumatico, per distruggere tutto.
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