A bordo dell’elicottero che si è schiantato a Calabasas, in California, provocando la morte di Kobe Bryant e della 13enne Gianna, c’erano altre sette persone, allenatori e coetanee della figlia della stella dell’NBA, diretti a una sessione di allenamento alla Mamba Academy, l’accademia di basket fondata dal campione.
Le vittime: John Altobelli, allenatore di baseball all’Orange Coast College, la moglie Keri e la figlia adolescente Alyssa; l’allenatrice di pallacanestro femminile Christina Mauser; il pilota Ara Zobayan; Sarah Chester e la figlia Payton.
Si sta indagando per scoprire la causa dell’incidente e, al momento, si sa che verso le 9.40 ora locale di ieri, l’elicottero stava volando a una velocità di circa 160 nodi (296 km/h) verso un’area montuosa e cinque minuti dopo si è schiantato contro una collina alta circa 420 metri, nei pressi della casa dell’attrice Kourtney Kardashian. I controllori di volo, poi, hanno notato una scarsa visibilità intorno alla zona.
A tal proposito, Kurt Deetz, un pilota che faceva volare Bryant sul suo elicottero, ha affermato che l’incidente è stato causato forse dalle condizioni meteorologiche avverse piuttosto che da problemi meccanici: «La probabilità di un guasto del motore gemello su quell’aeromobile? Semplicemente non accade», ha detto al Los Angeles Times.
Stando, poi, a quanto riportato dal medico legale della contea di Los Angeles, il dott. Jonathan Lucas, il terreno accidentato ha complicato gli sforzi per recuperare i resti delle vittime. Il medico ha stimato in almeno un paio di giorni il tempo necessario per completare l’attività prima di poter effettuare le identificazioni dei corpi.
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