Boris Pistorius, ministro della Difesa tedesco, al Bundestag, ha affermato: “Dobbiamo essere in grado di affrontare una guerra entro il 2029. In uno scenario serio abbiamo bisogno di donne e uomini in grado di difendersi e che possano difendere questo Paese”.

Pistorius ha sottolineato che non si deve pensare che Putin si fermerà in Ucraina: “Dobbiamo fare deterrenza per evitare che si arrivi al peggio”.

I tre pilastri della difesa sono: “personale, materiale e finanze. Perciò ritengo necessarie nuove forme di servizio militare e presenterò presto delle proposte” anche per quanto riguarda le forme di obbligatorietà.

Nuova strategia di difesa tedesca

Oggi, il governo di Berlino ha approvato una nuova strategia di difesa in caso di crisi e conflitti, che prevede misure e strutture necessarie per garantire l’indipendenza e la sovranità della Germania. L’agenzia Apa, citando il ministro della difesa Boris Pistorius e la ministra dell’interno Nancy Faeser, ha riportato la notizia. Le linee guida assicurano che tutti i principali attori, dalle forze armate alle organizzazioni di soccorso e le autorità di protezione civile, possano svolgere i loro ruoli durante le crisi.

“Puntiamo sulla sicurezza integrata. Tutti i livelli statali devono collaborare strettamente”, ha dichiarato Faeser. Pistorius ha sottolineato che la difesa militare e civile sono state strettamente intrecciate, riferendosi a una “situazione di minaccia aggravata nel cyberspazio, con droni sopra le proprietà delle forze armate, campagne di disinformazione e sabotaggio classico”.

Un “piano operativo per la Germania” è attualmente in fase di elaborazione e definirà “chi deve assumere quale compito in quale scenario di crisi”. Le linee guida complessive per la difesa, approvate oggi, sostituiscono le regolamentazioni del 1989. Tra le principali novità, i ministeri evidenziano l’attenzione alle minacce provenienti dal cyberspazio e alla guerra ibrida al di sotto della soglia di un attacco militare. Inoltre, viene sottolineato il ruolo della Germania come “hub” per il dispiegamento delle truppe NATO nel cuore dell’Europa.