“I pochi che ci sono serviranno a coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà. Dobbiamo vedere come superare l’inverno senza che le bollette esplodano, sperando di tranquillizzarci da marzo in poi. Se l’Europa non riuscisse a tagliare l’allineamento del costo del gas da quello dell’energia elettrica, che è fonte di grandi speculazioni, lo faremo noi”.

Così Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri, nell’ultimo libro di Bruno Vespa, rispondendo alla domanda su come farà il governo per la legge di bilancio per il 2023 dal momento che mancano le risorse economiche.

“Non ci sono briciole per altro?”, ha domandato il giornalista e conduttore di Porta e Porta. La risposta della premier: “Poche, ma vogliamo dare qualche segnale, come la tassazione al 15 per cento sugli aumenti di reddito e il passaggio da 65mila a 100mila euro della quota di fatturato delle partite Iva tassate anch’esse al 15 per cento”.

Fitto: “Il caro bollette è la priorità del governo”

Sullo stesso tema Raffaele Fitto, ministro alle Politiche Europee con deleghe a PNRR e Politiche di Coesione, intervenuto a SkyTg24, ha affermato: “Il caro bollette è la priorità assoluta del governo. Per ridurre i costi bisogna combattere la speculazione dando a livello UE risposte unitarie, già così si controlla il prezzo del gas, ma non basta, bisogna recuperare risorse in un confronto con la Commissione UE”.

Conte: “Ma non erano pronti sul caro bollette?”

Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 Stelle, su Twitter ha scritto: “Ma non erano pronti?”. E ancora: “Come primo atto di questo Governo ci saremmo aspettati misure contro il caro bollette, invece sembra che famiglie e imprese dovranno aspettare ancora. Chiedo a Meloni: questi aiuti non dovevano essere la priorità?”.