L’intelligence israeliana ha diffuso nuove informazioni sulla Global Sumud Flotilla, l’iniziativa che dovrebbe giungere sulle coste della Striscia di Gaza nei prossimi giorni, con l’intento dichiarato di sfondare il blocco navale di Tel Aviv.

Secondo le Forze di difesa israeliane (IDF), infatti, dietro l’apparente intento umanitario della missione navale si celerebbe un coinvolgimento diretto di Hamas, il gruppo palestinese designato come organizzazione terroristica da Israele, Stati Uniti e Unione Europea, forza di governo nella Striscia.

Un legame diretto e documentato, sostengono le autorità militari israeliane, che hanno reso noti alcuni documenti ufficiali rinvenuti all’interno di un avamposto di Hamas a Gaza. Le carte, considerate autentiche da fonti militari, farebbero luce sui meccanismi attraverso i quali Hamas avrebbe finanziato e sostenuto l’organizzazione della flottiglia.

Una lettera di Haniyeh come prova di sostegno

Tra i documenti citati dalle Idf emerge una lettera del 2021 firmata da Ismail Haniyeh, l’allora capo dell’ufficio politico di Hamas. Il contenuto della missiva, secondo l’esercito israeliano, esprimeva un chiaro sostegno all’organizzazione Pcpa (Conferenza palestinese per i palestinesi all’estero), che Israele ha designato come gruppo terroristico nello stesso anno in quanto considerata un’estensione diretta di Hamas all’estero.

In questa lettera, Haniyeh avrebbe espresso apprezzamento e supporto politico per le attività della Pcpa, che secondo le autorità israeliane opera come braccio internazionale dell’organizzazione terroristica. Un elemento che rafforzerebbe l’ipotesi di un coordinamento strategico tra Hamas e le iniziative come la Global Sumud Flotilla.

Una rete internazionale con nomi noti e strutture occulte

Il secondo documento reso pubblico è un elenco dettagliato di membri della Pcpa, tra cui figurano diversi soggetti noti per il loro coinvolgimento diretto con Hamas. Due nomi in particolare spiccano tra quelli citati nel rapporto: Zaher Birawi, indicato come capo del settore Hamas del Pcpa nel Regno Unito. È noto per aver guidato flottiglie pro-Gaza negli ultimi 15 anni, assumendo un ruolo chiave nelle operazioni dimostrative via mare.

Saif Abu Kashk, considerato un agente di Hamas attivo in Spagna. Secondo le Idf, Abu Kashk ricoprirebbe anche il ruolo di amministratore delegato di Cyber Neptune, una società registrata in Spagna che fungerebbe da copertura per la gestione di decine di navi legate alla Global Sumud Flotilla.

“Questo documento è stato trovato in un avamposto di Hamas nella Striscia di Gaza e dimostra ancora una volta il legame diretto tra i leader della flottiglia e Hamas”, affermano le Idf in una dichiarazione ufficiale.

Le navi della flottiglia sarebbero di proprietà di Hamas

Secondo l’accusa lanciata dalle autorità israeliane, le navi della Global Sumud Flotilla – o almeno alcune – non sarebbero realmente parte di un’iniziativa indipendente o esclusivamente umanitaria. Le stesse imbarcazioni, si legge nella nota militare, sarebbero “segrete proprietà di Hamas”, intestate a società esterne come Cyber Neptune ma di fatto sotto il controllo dell’organizzazione terroristica.

“Oltre a essere un membro del Pcpa affiliato ad Hamas, Abu Kashk è l’amministratore delegato di Cyber Neptune, una società di facciata in Spagna proprietaria di decine di navi che partecipano alla Global Sumud Flotilla, pertanto, queste navi sono segretamente di proprietà di Hamas”, conclude l’esercito.