• Dal 15 ottobre entra in vigore l’obbligo del green pass per i lavoratori.
  • Chi non ha il green pass dovrà dimostrare di essere negativo al tampone.
  • Le farmacie hanno promesso un aumento del 50% dei tamponi.

Da venerdì 15 ottobre per accedere nei luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, occorrerà dimostrare di avere il Green Pass.

Ricordiamo che il certificato verde vaccinale attesta una delle seguente condizioni: a) aver fatto la vaccinazione anti Covid-19 (anche una sola dose, in attesa di concludere il ciclo vaccinale); b) essere negativi al tampone antigenico rapido nelle ultime 48 ore o al test molecolare nelle ultime 72 ore; c) essere guariti dal Covid-19 negli ultimi 6 mesi.

Quindi, nel secondo caso, il lavoratore dovrà dimostrare la negatività al tampone che, però, non è gratuito. A tal proposito, con i prezzi calmierati, ogni lavoratore non vaccinato – in totale sono circa 2 milioni e mezzo – dovrà spendere circa 200 euro al mese. Una somma non indifferente. Ecco perché i sindacati – che hanno spesso spinto il Governo Draghi a introdurre la vaccinazione obbligatoria per i lavoratori – non vogliono che il costo del tampone sia a carico dei lavoratori No Vax.

Inoltre, Beppe Grillo, Lega e Fratelli d’Italia hanno lo stesso pensiero: il tampone dovrebbe essere gratuito. Ma il Partito Democratico, con Andrea Orlando, ha già fatto sapere di non essere d’accordo: «Far diventare il tampone gratuito significa dire sostanzialmente che chi si è vaccinato ha sbagliato», ha detto il ministro del Lavoro. E sulla stessa scia è anche Roberto Occhiuto, neo presidente della Regione Calabria che, intervenuto a SkyTg24, ha detto che la gratuità dovrebbe riguardare solo i soggetti che non possono vaccinarsi per motivi di salute.

Intanto, Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, ha dichiarato: «Oggi sono in campo 10mila farmacie che fanno in media circa 20 tamponi a testa: questo numero può aumentare anche del 50%, così come può essere incrementato il numero di tamponi effettuati dai laboratori. È chiaro che se non aumenteranno i vaccinati, dei problemi per i test potrebbero presentarsi. Ma facciamo affidamento sul fatto che sempre più cittadini comprendano che la vaccinazione è sicura ed è l’unica strada per sconfiggere il Covid».

«Le farmacie hanno dimostrato in questi mesi di essere il primo presidio sul territorio, di giorno come di notte e durante le festività, anche informando e orientando i cittadini e continueremo a fare opera di convincimento perché chi non si è vaccinato lo faccia ora: si deve continuare a ridurre la pressione sugli ospedali e sul Servizio sanitario. Può esserci qualche preoccupazione, ma abbiamo la certezza che continueremo a fare la nostra parte e siamo pronti ad aumentare il nostro impegno».

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