Attenzione a bestemmiare in pubblico: si rischia una multa. Com’è successo a un imprenditore fiorentino di 38 anni durante una sagra in provincia di Grosseto, in Toscana.

L’uomo, infatti, dopo avere esclamato un’ingiuria ad alta voce, si è trovato di fronte due carabinieri che lo hanno sanzionato. Il fatto è accaduto lo scorso Ferragosto a una festa della panzanella, piatto tipio dell’Italia centrale.

L’uomo, Simone Sernissi, ha ammesso di avere trascorso una serata rilassante con la ‘compagnia’ di qualche bicchiere di vino. A un tratto qualcuno gli ha lanciato addosso un po’ d’acqua e l’imprenditore ha bestemmiato.

Ad accorgersene due carabinieri che gli hanno elevato due sanzioni per un totale di 204 euro ai sensi degli articoli 688 e 724 del codice penale, recapitate il giorno di seguente.

L’articolo 688 dice: “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è colto in stato di manifesta ubriachezza è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309”. E il 724: “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la divinità o i simboli o le persone venerati nella religione dello Stato è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire centomila a seicentomila”.

L’imprenditore ha raccontato: “Vista la condizione psicologica del momento e la sorpresa di aver ricevuto un simile avvertimento, non mi sono scusato e, anzi, mi sono un po’ arrabbiato, forse peggiorando la situazione”. Il toscano ha, comunque, assicurato che pagherà entrambe le mute, seppur ritenendo che i reati contestati sono obsoleti.