Dopo oltre 900 morti israeliani e 600 vittime palestinesi, dopo migliaia di feriti e centinaia di ostaggi, Hamas ora apre alle discussioni su una possibile tregua con Israele perché sostiene di avere “raggiunto i suoi obiettivi”.

Così Abu Marzouk, alto funzionario di Hamas, in un’intervista telefonica con Al Jazera.

Il Governo di Tel Aviv non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, anzi sempre più carri armati e soldati sono schierati nei confini con la Striscia di Gaza pronti ad avviare un’operazione di terra in vasta scala.

Due cittadini italiani in ostaggio

Antonio Tajani, ministro degli Esteri, al TG2 ha comunicato che due cittadini italo – israeliani non rispondono all’appello da 48 ore in Israele: sono “un uomo e una donna, marito e moglie, che vivevano nel kibbutz di Be’eri e non rispondono alle chiamate della famiglia. Probabilmente sono stati presi in ostaggio oppure risultano smarriti, non abbiamo ancora la certezza. Stiamo verificando con le autorità israeliane, avendo la doppia cittadinanza lavoriamo in stretto contatto con Tel Aviv”. Speriamo di ritrovarli, ma in questo momento non abbiamo altre notizie, è probabile che siano stati presi in ostaggio”.

Tensione anche sul confine con il Libano

Si è appreso che Israele sta rispondendo con l’artiglieria ai colpi arrivati dal Libano. Ne ha dato notizia il portavoce dell’esercito israeliano.

Bilancio delle vittime

Il bilancio delle vittime palestinesi di Gaza uccisi dai raid di risposta israeliani all’attacco di Hamas sono saliti a 687. Lo ha reso noto il ministero della Sanità palestinese che ha dato anche il numero dei feriti: 3.726.

Invece, le vittime israeliane sono salite a 900.

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