Aumenta ogni ora che passa il bilancio delle vittime della guerra in Israele.

Anzitutto, dall’inizio degli attacchi di Hamas, le vittime israeliane hanno raggiunto quota 1.200, mentre i feriti sono 2.700. Lo ha riferito Jonhatan Conricus, portavoce dell’esercito Tshal, su X. I caduti tra i militari israeliani, invece, sono 170: ne sono stati aggiunti altri 14.

Sulla Striscia di Gaza il bilancio è salito a 950 e 5.000 feriti. Lo ha riportato al-Jazeera sulla base delle notizie diffuse dal ministero della Salute dell’enclave palestinese controllata da Hamas. Gli sfollati avrebbero raggiunta la cifra di 260.000, secondo quanto diffuso dall’agenzia umanitariadelle Nazioni Unite Ocha. Distrutte più di 1.000 unità abitative e 560 sono state gravemente danneggiate.

USA lavorano a corridoio umanitario

Sono ripresi i lanci di razzi da Gaza: centrato un edificio a Sderot, dov’è stato ferito un uomo dalle schegge.

Dal canto suo, Israele ha annunciato che le sue forze hanno attaccato obiettivi navali di Hamas, al largo della Striscia di Gaza, provocando la morte di un subacqueo palestinese che aveva provato a infiltrarsi in Israele. Colpiti i moli di Khan Yunis e Gaza, usati per compiere attacchi terroristici sulla costa israeliana. Inoltre, sono stati uccisi 18 miliziani di Hamas, che non erano riusciti a tornare indietro.

Si è appreso che gli USA stanno conducendo una trattativa con Israele ed Egitto per creare un corridoio di sicurezza che consenta ai civili di Gaza di raggiungere il territorio egiziano prima che le forze armate israeliane avviino la campagna di terra sulla Striscia.

Infine, c’è stata una telefonata tra il presidente degli USA Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, invitandolo a limitarele vittime tra i civili.

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