La Russia ha comunicato di avere preso il controllo della città ucraina di Soledar, ricca di miniere di sale, dopo una battaglia durata mesi, parlando di passo “importante” per la sua offensiva.
Tale vittoria consentirebbe alle truppe del Cremlino di interrompere le rotte di rifornimento dell’esercito di Kiev nella vicina città di Bakhmut, come spiegato dal ministero della Difesa di Mosca. Tuttavia, l’Ucraina sostiene che la lotta per Soledar è ancora in corso e ha accusato la Russia di mettere in giro false informazioni.
I combattimenti intorno a questa città sono stati tra i più sanguinosi della guerra, cominciata ormai quasi un anno fa. Come riportato di recente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, lì non è rimasto in piedi nessun muro e il terreno è segnato dagli attacchi missilistici e dai cadaveri.
Andriy Yermak, capo di stato maggiore di Kiev, ha paragonato la battaglia per Soledar e Bakhmut a quella di Verdun, una delle più cruenti della prima guerra mondiale. A tal proposito, il governatore regionale Pavlo Kyrylenko ha dichiarato ieri, giovedì 12 gennaio, che 559 civili, tra cui 15 bambini, sono rimasti in città e non possono essere spostati.
Mosca saluta con enfasi la conquista dopo mesi di fallimenti e battute d’arresto. Il ministero della Difesa ha anche parlato dell’uccisione di “oltre 700 soldati ucraini” negli ultimi 3 giorni di combattimenti.
Tuttavia, secondo John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, “anche se Bakhmut e Soledar dovessero cadere in mano ai russi, questo non avrà un impatto strategico sulla guerra stessa e certamente non fermerà gli ucraini né li rallenterà nel loro tentativo di riconquistare il loro territorio”.
La vittoria russa è stata confermata da un corrispondente della CNN presente sul posto, secondo cui le truppe di Kiev si stanno ritirando “in maniera ordinata”.
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