Aleksandr Lukashenko, presidente della Bielorussia, ha annunciato al suo Paese che è pronto “a schierare truppe comuni con quelle russe nella regione”.

Secondo Lukashenko, la NATO e altri Paesi europei starebbe valutando la possibilità di lanciare un’aggressione contro la Bielorussia e ha convocato a Minsk una riunione urgente dei vertici delle forze armate. Come riportato da Ria Novosti, “In Occidente c’è la convinzione diffusa che l’esercito bielorusso parteciperà in modo diretto all’operazione militare speciale sul territorio dell’Ucraina. Dopo aver creduto a queste teorie, la leadership politico-militare dell’Alleanza Atlantica e un certo numero di paesi europei sta già valutando apertamente le opzioni per una possibile aggressione contro il nostro paese, fino a un attacco nucleare”.

Di conseguenza, ci sarà lo schieramento di una task force militare – con presenza russa – ai confini occidentali del Paese: “In connessione con l’aggravamento ai confini occidentali dello Stato dell’Unione, abbiamo concordato (con Putin, n.d.r.) di schierare un raggruppamento regionale della Federazione Russa e della Bielorussia”.

Perciò, Lukashenko ha incaricato “il ministero della Difesa e il Comitato per la sicurezza dello Stato di elaborare una possibile serie di misure per controllare la situazione e rispondere ad essa. Ma vi avverto ancora: risponderemo adeguatamente a qualsiasi nemico. Ci siamo preparati per questo per decenni. Se necessario, risponderemo”.

Lukashenko ha pure detto che “l’Ucraina non sta solo contemplando, ma sta pianificando attacchi sul territorio della Bielorussia. Naturalmente, gli ucraini non ne hanno assolutamente bisogno. Ebbene, perché dovrebbero aprire un secondo fronte sul nostro confine meridionale, che è il loro confine settentrionale? Questa è una follia dal punto di vista dei militari. Tuttavia, il processo è iniziato. Sono stati spinti dai loro patroni a scatenare una guerra contro la Bielorussia per coinvolgerci e affrontare la Russia e la Bielorussia alla volta”.

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