Continuano i bombardamenti russi sull’Ucraina e le vittime conseguenti.
È salito a 13 il bilancio dei morti dell’attacco lanciato nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi su Zaporizhzhia, che ha colpito un condominio di cinque piani. Tra le vittime anche un bambino di otto mesi.
Bombe anche sulla città di Bakhmut, nell’Ucraina Orientale. Il capo dell’Amministrazione militare del Donetsk, Pavlo Kyrilenko, su Telegram ha comunicato che due civili sono morti e sette sono rimasti feriti. In questa stessa città, definita strategica, le perdite russe ammonterebbero fino a 500 soldati e feriti al giorno. Lo ha detto a Bild am Sonntag il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov.
Una vittima, inoltre, è stata registrata a Kherson: “Gli invasori russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 78 volte. Quasi 360 proiettili di mortai, MLRS, artiglieria, carri armati e droni sono stati sparati contro insediamenti pacifici nella regione”, ha affermato l’Amministrazione militare regionale.
Usata bomba da 1,5 tonnellate
Il sito Defense Express, che cita fonti anonime, ha riportato che i russi avrebbero usato per la prima volta in Ucraina una nuova potente bomba guidata del peso di 1,5 tonnellate progettata per colpire obiettivi altamente protetti a una distanza fino a 40 km grazie ai suoi 1.010 kg di esplosivo ad alto potenziale.
Si tratta della bomba planante UPAB-1500B, mostrata per la prima volta in Russia nel 2019. L’ordigno è stato usato qualche settimana fa nella regione di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina. Non si conosce quale sia stato l’obiettivo. Lunga 5,05 metri con un diametro di 40 centimetri, la bomba può essere sganciata fino a 15 chilometri di un’altitudine.
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