Attacchi russi sono stati segnalati in vaste aree dell’Ucraina, con bombardamenti pesanti in numerosi regioni che hanno danneggiato le infrastrutture, compresa la fornitura di elettricità alla più grande centrale nucleare d’Europa. Lo riportano fonti di Kiev.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata, infatti, nuovamente disconnessa dalla rete elettrica dopo che i bombardamenti russi hanno danneggiato le linee ad alta tensione, come riportato da Energoatom, la società nucleare ucraina. L’impianto, in mano russa ma gestito da operai ucraini, ha 15 giorni di carburante per il funzionamento dei generatori.

Attacchi russi anche a Kriviy Rih, nell’Ucraina centrale, e a Sumy e Kharkiv, nel nord-est. Pesanti combattimenti sono in corso nelle regioni orientali di Luhansk e Donetsk.

“Il nemico sta cercando di mantenere i territori temporaneamente catturati, concentrando gli sforzi sul contenimento delle azioni delle forze di difesa in alcune aree”, ha riferito lo stato maggiore dell’Ucraina.

La Russia, dal canto suo, ha affermato di avere preso di mira le infrastrutture per danneggiare l’esercito ucraino e rimuovere quella che, secondo Mosca, è una potenziale minaccia alla sicurezza del Paese.

Di conseguenza, nelle ultime settimane, i civili ucraini hanno subito interruzioni di corrente e ridotto l’approvvigionamento idrico. La Russia, però, continua a negare di colpire i civili, sebbene il conflitto abbia già ucciso migliaia di persone, causato milioni di sfollati e lasciato in rovina varie città.

“Dalla Bielorussia 100 carri armati per l’esercito russo”

Infine, l’intelligence britannica, su Twitter ha comunicato che “l Russia ha probabilmente ricevuto almeno 100 carri armati aggiuntivi e veicoli da combattimento di fanteria dai magazzini bielorussi nelle ultime settimane.

“A metà ottobre – ha proseguito il ministero della Difesa britannico – durante l’offensiva delle truppe ucraine, le perdite di veicoli corazzati russi sono aumentate a più di 40 unità al giorno. I soldati russi che combattono in Ucraina sono probabilmente frustrati dal fatto di essere costretti a prestare servizio in vecchi veicoli da combattimento di fanteria, che descrivono come lattine di alluminio. Le forze che combattono in Ucraina stanno attualmente riscontrando problemi in parte a causa delle difficoltà nel fornire sia munizioni di artiglieria che un numero sufficiente di veicoli corazzati sostitutivi riparabili”.

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