La centrale nucleare di Zaporizhzhia, dopo l’attacco della scorsa notte, è controlata dai russi.

L’ispettorato statale ucraino per la regolamentazione nucleare (SINR), ha reso noto che “l’equipaggio operativo supervisiona lo stato delle unità di potenza e garantisce che stanno funzionando in sicurezza nel rispetto delle normative tecnologiche. La costruzione del vano reattore dell’unità di potenza n. 1 è stata danneggiata, sebbene ciò non abbia alcun impatto sulla sicurezza dell’unità di potenza”.

Nel dettaglio, questa è la condizione delle unità di potenza ZNPP:

  • Unità di alimentazione N.1: Manutenzione pianificata e preventiva.
  • Le unità 2 e 3 sono state scollegate dalla rete e vengono utilizzate per raffreddare i reattori nucleari.
  • È operativa la N. 4 unità di potenza, con una potenza elettrica complessiva di 690 MW.
  • Il raffreddamento delle centrali nucleari è in corso presso le unità di potenza 5 e 6.
  • Finora non sono stati osservati cambiamenti nei livelli di radiazione.

Si è appreso che è stato colpito un edificio adiacente alla zona dove sono presenti i reattori, causando un incendio che è stato spento dai vigili del fuoco locali. Sono rimaste ferite due persone, che fanno parte del personale di sicurezza dello stabilimento.

Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, ha affermato: “La centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dall’esercito russo, continua a funzionare normalmente. Attualmente il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia continua a operare normalmente, a mantenere le strutture dell’impianto e a monitorare la situazione radioattiva. Il livello di radioattività nell’area dell’impianto è normale”.

Su quanto succeso è intervenuta anche la Cina che si è detta “molto preoccupata per la sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina” e fa appello “a tutte le parti” alla “moderazione”, ribandendo l’invito alla calma. Il ministero degli Esteri di Pechino, come riportato dal Global Times, ha chiesto  di “evitare un’ulteriore escalation della situazione” dopo le condanne arrivate a seguito dell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Poi, Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Ciò dimostra l’incoscienza di questa guerra, l’importanza di porvi fine e l’importanza che la Russia ritiri tutte le sue truppe”.

Infine, il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, “condanna l’attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Per Draghi si tratta di “un attacco contro la sicurezza di tutti. L’Unione Europea deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”.

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