Torna la guerra a Kiev. Tre forti esplosioni sono state udite lunedì mattina, nel centro della capitale. Ne hanno dato notizia i giornalisti dell’AFP. Le esplosioni sono avvenute intorno alle 8.15, ora locale. Le sirene di allerta area hanno suonato soltanto diverse decine di minuti prima delle detonazioni.

Vitali Klitschko, sindaco della capitale ucraina, ha comunicato che “diverse esplosioni” sono avvenute nel distretto di Chevchenskivsky, nel centro della città”. L’ultimo attacco a Kiev risale al 26 giugno scorso. Il sindaco ha anche comunicato che “purtroppo ci sono morti e feriti in diversi luoghi”.

Si è appreso che una delle esplosioni è avvenuta in via Vladimirskaya, nel quartiere di Pechersk, dove si trova l’edificio del Servizio di sicurezza ucraino.

Oleksiy Kuleba, governatore della regione di Kiev, sui social ha scritto: “L’attacco aereo continua, chiedo a tutti di mantenere la calma e di restare nei rifugi. La difesa aerea opera nella regione. L’allerta aerea è ancora in corso. Teniamo duro”.

Esplosioni anche a Leopoli, la pià importante città dell’area occidentale dell’Ucraina, vicina al confine con la Polonia, e Ternopil. Sono stati segnalati bombardamenti anche a Dnipro, Zhytomyr e Khmelnitsky.

Il messaggio di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che ci sono “morti e feriti” e ha chiesto alla popolazione di “non lasciare i rifugi”. I russi “stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra”, e distruggono “la nostra gente mentre dorme a casa a Zaporizhzhia, uccidono le persone mentre vanno a lavorare a Dnypro e Kiev”.

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