Il ministro della Difesa russo ha subito un grave infarto che si pensa non sia dovuto a cause naturali. Lo ha affermato un importante uomo d’affari russo, ripreso dal Mirror.
Leonid Nevzlin, 62 anni, nemico di Vladimir Putin, ha scritto sui social media che Sergei Shoigu, 66 anni, è “fuori dai giochi” e potrebbe “restare disabile se sopravvive” ed è attualmente “in terapia intensiva, collegato alle macchine”.
Nevzilin ha, inoltre, dichiarato che 20 generali del Ministero della Difesa sono stati arrestati in seguito a un caso di corruzione da 9 miliardi di sterline. Inoltre, sarebbero finiti in manette anche 150 agenti del Servizio di Sicurezza Federale (FSB).
L’ex comproprietario del gigante petrolifero Yukos in esilio ha attribuito le sue affermazioni a fonti non specificate da Mosca e non sono state confermate in modo indipendente. Tuttavia, una teoria potrebbe essere che potenziali cospiratori di colpi di Stato vengano rinchiusi o resi inabili.
Però, in precedenza, ci sono state voci sui problemi cardiaci di Shoigu e che Putin gli avrebbe ordinato di operare da un bunker nucleare sugli Urali. Altre notizie, invece, parlano di Putin che avrebbe messo Shoigu ai margini dopo che le forze del Cremlino hanno subito pesanti perdite e il mancato raggiungimento degli obiettivi iniziali, poi ridimensionati al ‘solo’ Donbass.
Shoigu è stato, comunque, visto ieri, mercoledì 13 aprile, in una videconferenza con Putin e con altri ministri sullo sviluppo dell’Artico: prendeva appunti e non ha proferito parola. Anche se c’è chi sospetta – come riportato sempre dal Mirror – che in alcuni incontri a distanza tra Putin e i suoi ministri vengano usati filmati prefabbricati. Nella videoconferenza, infine, Putin ha affermato che gli ufficiali non si trovano sul campo in Ucraina ma in un quartier generale.
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