Dopo il massacro di Bucha da parte dell’esercito russo – che, purtroppo, sarebbe solo uno dei tanti in Ucraina – l’Unione Europea si prepara a sanzionare Mosca con un quinto pacchetto di misure.

Come riportato da Reuters, infatti, la Commissione Europea proporrà oggi, martedì 5 aprile, ai Paesi membri altre sanzioni, tra cui il divieto di importare carbone, legno, prodotti chimici e altra merce per un valore di circa 9 miliardi di euro all’anno. Così una fonte dell’UE.

L’Unione Europea, inoltre, proporrà anche un divieto di esportazione verso la Russia, per un valore di altri 10 miliardi di euro all’anno, di semiconduttori, computer, tecnologie per il gas GNL e altre apparecchiature elettriche e di trasporto.

E non finirebbe qui: alle navi e ai camioni russi dovrebbe essere impedito di accedere all’UE, paralizzando ulteriormente i rapporti commerciali, con eccezioni per i prodotti energetici, cibo e farmaci. L’UE dovrebbe escludere altre tre banche russe dal sistema SWIFT e aggiungere un’altra dozzina di personalità, tra cui oligarchi e politici, nella black list.

Se l’UE dovesse davvero approvare il divieto di importazione del carbone, sarebbe la prima sanzione energetica adottata dal blocco europeo da quando Mosca ha lanciato la sua ‘operazione speciale’ in Ucraina il 24 febbraio scorso. La Commissione UE aveva già proposto alcune settimane fa questa sanzione ma, come sempre riportato da Reuters, sarebbe stata bloccata dalla Germania, il Paese UE che dipende maggiormente dal carbone russo e Berlino dovrebbe sì accettarla adesso ma con un embargo graduale. Il valore di questo divieto ammonterebbe a circa 4 miliardi di euro all’anno. Tuttavia, nelle sanzioni non ci sarà il gas che, quindi, continuerà ad essere acquistato dalla Russia.

Articoli correlati