Sedicesimo giorno di guerra in Ucraina. La novità di oggi è che i russi hanno cominciato a bombardare anche le città dell’ovest. Infatti, sono state segnalate esplosioni a Lutsk e a Dnipro, come riferito dalla BBC. Secondo la gente del posto, l’attacco a Lutsk (vicino al confine con la Polonia) ha preso di mira un aeroporto (dove sono morti due soldati) e avrebbe anche colpito una fabbrica adibita alla riparazione di motori aerei da combattimento.

A Dnipro, dov’è in atto un attacco aereo e missilistico, come riferito all’agenzia nazionale Ukrinform, sono stati segnalati tre attacchi aerei nel quartiere di Novokadatskyi avvenuti poco dopo le 6 di questa mattina che avrebbero colpito un asilo, un palazzo residenziale e una costruzione di due piani dove ha sede una fabbrica di scarpe. I soccorritori sono al lavoro sul posto.

A Chernihiv, dopo il bombardamento della scorsa notte, non c’è più acqua corrente. Lo ha fatto sapere – citata da Bbc – la compagnia dell’acqua, Chernihivvodokanal, che ha aggiunto che si sta cercando di riparare i danni.

La Russia, intanto, ha chiesto la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite oggi, 11 marzo, per discutere delle presunte attività biologiche militari sostenute dagli Stati Uniti in Ucraina. Lo ha scritto stamane il primo vice rappresentante russo all’Onu, Dmitrij Poljanskij, sul proprio profilo Twitter.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha respinto le accuse mosse dal governo russo: “Presumibilmente, staremmo preparando un attacco chimico. Questo mi rende davvero preoccupato, perché di una cosa siamo convinti: se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda di cosa la Russia accusa gli altri. Diffondere tali accuse nei media russi mostra che sono loro ad essere capaci di questo: l’esercito russo, i servizi speciali russi”, sottolineando che la Russia ha “già fatto cose del genere in altri Paesi” e “lo farà ancora se non vengono fermati”.