Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha affermato che i russi non chiedono più la rimozione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky né la completa smilitarizzazione dell’Ucraina, aggiungendo, però, che c’è “ancora molta strada da fare” nella mediazione tra Russia e Ucraina. Lo scrive The Jerusalem Post.

Bennett ha aggiunto che anche l’Ucraina non chiede più di aderire alla NATO: “Continueremo insieme ai nostri altri amici nel mondo a cercare di creare un ponte tra le parti per porre fine alla guerra”, ha aggiunto il primo ministro israeliano.

Comunque, le autorità russe non hanno ufficialmente confermato di avere rinunciato alla smilitarizzazione dell’Ucraina. Inoltre, oggi sono ripresi i colloqui online tra Mosca e Kiev, durati un’ora e mezza. David Arahamiya, membro della delegazione ucraina, citato dalll’agenzia Unian, ha affermato: “L’incontro è durato dalle 10.30 alle 12 con le delegazioni ufficiali, poi sono arrivati di nuovo i gruppi di lavoro. Oggi lavoriamo tutto il giorno”.

Ma è arrivato anche il duro commento di Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino che alla BBC ha detto: “La Russia non prende sul serio i colloqui di pace “. Inoltre, “i colloqui mirano a intrappolare l’Occidente nel pensare che non siano necessarie ulteriori sanzioni”. “Hanno usato questi discorsi come un modo per distrarre l’attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia – ha concluso – Non cerchi la pace e non bombardi le città su larga scala allo stesso tempo”.

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