Cos'ha fatto e detto Wojciech Bakun, sindaco di Przesmyl

Guerra in Ucraina, Matteo Salvini contestato in Polonia (con tanto di maglietta) VIDEO

Wojciech Bakun, sindaco di Przesmyl, cittadina polacca al confine con l’Ucraina, ha accolto Matteo Salvini, leader della Lega, con una maglietta con il volto di Vladimir Putin e sotto la scritta in cirillico: “Esercito russo”. Giornalisti locali hanno raccontato che il sindaco si è avvicinato a Salvini alla stazione, consegnandogli la maglietta indossata dall’ex vicepremier alcuni anni fa durante una visita a Mosca. Bakun (che ha, comunque, ringraziato l’Italia per il suo impegno nella crisi) ha detto al senatore: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”.

Salvini ha reagito così: “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra”. La Lega ha liquidato l’episodio come “sceneggiata di poco conto“.

Il leader del Carroccio ha poi proseguito: “Qualche italiano preferisce la guerra, mi spiace per lui. Io sono qua per la pace e condanno la guerra, condanno le bombe”. A chi gli ha chiesto se sia pronto a condannare anche il presidente Putin, Salvini ha risposto: “Certo, ovvio. Condanniamo la guerra, chiunque condanna la guerra e l’aggressione tranne qualche italiano che è qua a parlare di guerra”.

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Il leghista ha anche detto: “La guerra è oltre il passato, la guerra va condannata. Oggi siamo in guerra e noi vogliamo fermare la guerra. Putin l’hanno incontrato tutti: Prodi, Obama, Clinton, Berlusconi, tutti”. E ancora: “Io non vado in Russia da 5-6 anni […] Nel 2022 dobbiamo fermare la guerra e il mio obiettivo è salvare bambini e donne. Se qui c’è qualcuno che preferisce la polemica, non sono io. Noi vogliamo portare parole di pace e aiuto. Abbiamo incontrato il Nunzio apostolico, stiamo lavorando per mandare aiuti dall’Italia come medicine, vestiti, cibo, pace e mi dispiace che c’è qualcuno che preferisce la polemica”.

Marco Di Maio, deputato di Italia Viva, su Twitter ha commentato: “Il tentativo frettoloso di Salvini di ripulirsi la coscienza andando al confine tra Polonia e Ucraina è patetico. E non cancella il ricordo dei suoi tanti appelli a favore di Putin, gli accordi stipulati col suo partito, l’appoggio ricevuto per costruire la sua carriera politica”.

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E Matteo Renzi, su Facebook, pubblicando la foto ha affermato: “Ho detto a Salvini in tutti i modi che in questa fase serve la politica, non le pagliacciate. Questo sindaco polacco glielo ha spiegato in modo ancora più chiaro. Meglio se Salvini torna a casa prima possibile, meglio per lui dico”.

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