Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, in un’intervista rilasciata ad ABC News, ha affermato: “Questo conflitto non finirà così ma scatenerà una guerra mondiale. Noi siamo stati i primi. Voi sarete i secondi. Perché più questa bestia mangia e più vorrà mangiare”, riferendosi a Vladimir Putin.

Secondo Zelensky, l’Europa oggi è una “zona di libertà”, ma “quando i limiti dei diritti e delle libertà vengono violati e calpestati, allora dovete proteggerci”, e ha aggiunto che “oggi la guerra è qui. Domani sarà in Lituania, poi in Polonia, poi in Germania. Questo è grave”. Il leader ucraino ha quindi di nuovo definito Putin “un criminale di guerra“, sottolineando che lo sono anche “tutte le persone che sono venute nella nostra terra e tutte le persone che hanno dato gli ordini”.  Per Zelensky, però, Putin è ancora in grado di “fermare la guerra che ha iniziato”, a patto che accetti di iniziare “il dialogo” e di uscire “dalla bolla” in cui si trova.

Zelensky ha anche chiesto ancora una volta il sostegno degli americani, spiegando che la priorità è “la sicurezza nel cielo” perché bisogna “preservare le vite”.

La conta ucraina delle perdite russe

Le forze armate ucraine, su Facebook, hanno aggiornato il bilancio delle perdite russe dal 24 febbraio, giorno dell’inizio dell’invasione. Premettendo che non è possibile verificarli in modo indipendente, secondo Kiev le perdite russe sono oltre 12mila. Inoltre, l’esercito di Putin ha perso 303 tank, 1.036 mezzi corazzati, 120 sistemi di artiglieria, 56 lanciarazzi multipli e 27 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, distrutti anche 48 velivoli, 80 elicotteri e sette droni, oltre a 474 mezzi e tre unità navali.

Attacco aereo a Sumy

Sarebbero 18 i civili rimasti uccisi nell’attacco aereo che a colpito Sumy, nel nordest dell’Ucraina. Tra le vittime pure due bambini. Così il consigliere del ministero degli Interni, Anton Gerashchenko.

Articoli correlati