È salito a 44 il bilancio delle vittime – tra cui 4 bambini – dell’attacco russo su Dnipro, in Ucraina, del 14 gennaio scorso.
Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio del presidente di Kiev, ha parlato di oltre 200 appartamenti distrutti nell’edificio residenziale colpito dal razzo del Cremlino. Inoltre, ancora 25 persone sono disperse e 79 i feriti, tra cui 16 bambini.
Secondo l’intelligence britannica, il missile che ha colpito il palazzo, un As-4 Kitchen, “è notoriamente impreciso quando viene utilizzato contro bersagli a terra poiché il suo sistema di guida radar è scarso nel differenziare gli obiettivi nelle aree urbane”.
“Armi simili – ha proseguito – sono state responsabili di altri incidenti con vittime civili di massa, tra cui l’attacco al centro commerciale Kremenchuk del 27 giugno 2022”.
L’intelligence britannica ha anche spiegato che la Russia ha “ripreso gli attacchi missilistici a lungo raggio contro le infrastrutture ucraine, i primi da circa 15 giorni, lanciando decine di missili. Come per le precedenti otto ondate di attacchi dall’11 ottobre 2022, la Russia ha preso di mira principalmente la rete elettrica ucraina. Un grosso missile anti-nave AS-4 Kitchen, lanciato da un bombardiere Tu-22M3 Backfire, ha molto probabilmente colpito un condominio nella città di Dnipro provocando la morte di almeno 40 persone” perché “ha erroneamente insinuato che fosse responsabile un missile di difesa aerea ucraino”.
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