L’Unione Europea ha proposto di istituire un tribunale specializzato, sostenuto dalle Nazioni Unite, per indagare sui possibili crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina e per utilizzare i beni russi congelati per ricostruire il Paese dilaniato dalla guerra.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che l’UE lavorerà con i partner internazionali per ottenere “il più ampio sostegno internazionale possibile” per il tribunale, continuando a sostenere il lavoro della Corte penale internazionale.

Da quando il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022, le sue forze militari sono state accusate di abusi che vanno dalle uccisioni a Bucha, sobborgo di Kiev, agli attacchi mortali alle strutture civili, compreso il bombardamento del 16 marzo di un teatro a Mariupol in cui hanno perso le vita oltre 600 persone.

Le indagini sui crimini militari commessi durante la guerra in Ucraina sono in corso in tutta Europa e la Corte penale internazionale dell’Aia ha già avviato le indagini. Von der Leyen ha affermato che si stima che più di 20mila civili ucraini e più di 100mila militari ucraini siano stati uccisi dall’inizio dell’invasione. Inoltre, la presidente della Commissione UE ha spiegato che i 27 Stati membri vogliono far pagare alla Russia la distruzione che sta causando in Ucraina, utilizzando i beni di Mosca che sono stati congelati.

Von der Meyer ha stimato il danno all’Ucraina in 600 miliardi di euro: “La Russia e i suoi oligarchi devono risarcire l’Ucraina per i danni e coprire i costi per la ricostruzione del Paese. Abbiamo i mezzi per farla pagare alla Russia”, ha dichiarato.

Inoltre, la presidente della Commissione UE ha spiegato che 300 miliardi di euro delle riserve della banca centrale russa sono stati immobilizzati e che 19 miliardi di euro di denaro degli oligarchi russi sono stati congelati: “A breve termine, potremmo creare con i nostri partner una struttura per gestire questi fondi e investirli”.

Infine, l’UE ha affermato che la revoca delle restrizioni sui beni russi potrebbe essere associata alla conclusione di un accordo di pace tra Kiev e Mosca.

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