I tifosi del Marocco hanno messo a ferro e fuoco la periferia di Bruxelles. E’ accaduto ieri sera alla fine della partita tra Belgio e Marocco, valevole per il primo turno dei mondiali di calcio che si disputano in Qatar. La vittoria della squadra maghrebina ha scatenato la comunità nordafricana che vive nella capitale belga. Per la cronaca, il tabellino dell’incontro racconta di un 2 a 0 a favore dei calciatori marocchini. Il Belgio guidava fino all’inizio della competizione mondiale il ranking della Fifa.
Ecco cosa è successo
Macchine, ciclomotori e monopattini elettrici sono stati dati alle fiamme. E’ stato necessario l’intervento della polizia. Non è la prima volta che i tifosi della nazionale africana festeggiano in questo modo. A novembre del 2017, in occasione di un match valido per la qualificazione ai mondiali dell’anno successivo, i fan della squadra marocchina trasformarono la periferia di Bruxelles in un campo di battaglia.
Bruxelles e l’integrazione impossibile
Ai buonisti di turno, va ricordato che nelle periferie di Bruxelles si è insediata da anni una comunità nordafricana. Moelenbeek, a pochi passi, dalla sede della Ue, è diventata una zona off limit per le forze di polizia. Il tifo sportivo, quello calcistico in particolare, diventa occasione di protesta e rivendicazione etnica e religiosa. A fronte della maggioranza di nordafricani che si sono inseriti, integrati e collaborano pacificamente alla vita economica e sociale, esistono gruppi di ragazzi emarginati che diventano facile preda del proselitismo religioso di stampa jihadista.
Calcio e religione un mix letale
Proprio a Bruxelles, da una decina d’anni, è attiva la cellula Sharia4, ritenuta responsabile di alcuni dei principali attentati rivendicati in passato dai fanatici dell’estremismo religioso. Passione sportiva esasperata, emarginazione e fanatismo religioso sono il cocktail incendiario da servire nelle occasioni più ghiotte: esattamente come una partita dei Mondiali di calcio. Aver sconfitto la nazionale belga, poi, ha contribuito a fomentare gli animi.
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