Per i millennials la vita di coppia è ancora tra i “massimi” desideri. Ma i figli non sono più considerati “indispensabili” per essere felici per quasi il 70% dei giovani. L’Eurispes tenta di comprendere quanto gli stereotipi del passato siano tuttora presenti nell’educazione dei ragazzi di oggi. E i ragazzi si scoprono più venali delle ragazze.

Secondo Eurispes la vita di coppia è un obiettivo per 8 giovani su 10. Ma solo 3 su 10 considerano i figli indispensabili per avere una vita appagante. Le ragazze attribuiscono più importanza a questo aspetto: per il 48,8% è “molto” importante, a fronte del 30,3% dei ragazzi. Tra gli intervistati di sesso maschile risulta più elevata la percentuale di chi risponde che è “poco” importante e sono più del doppio rispetto alle giovani donne quelli che non lo ritengono tra i loro obiettivi (il 13,9% contro il 6,4%).

Il vissuto familiare dei millennials influisce, inoltre, sulle scelte di vita e sulla relazione di coppia. Infatti, per chi è cresciuto con entrambi i genitori, sposati o conviventi, avere una relazione duratura rientra “molto” tra i propri desideri nella maggior parte dei casi (45,9%). I ragazzi cresciuti con genitori separati o divorziati rispondono prevalentemente “abbastanza” (41,5%) e, nonostante “molto” sia la seconda risposta scelta (30,3%), si assiste in questo caso ad un notevole incremento delle preferenze per “poco” (17,9%). Per chi è cresciuto con un solo genitore una relazione duratura resta un obiettivo “abbastanza” (36,7%) o “molto” importante (32,7%), ma non è trascurabile l’indicazione di oltre il  30% per la somma delle risposte “poco” e “per niente”.

La vita di coppia può essere appagante anche senza figli per quasi 7 giovani su 10 (67,6%). La presenza dei figli in una coppia non sembra essere particolarmente importante per i giovani che, posti di fronte alla domanda “Secondo te la vita di coppia può essere pienamente appagante anche senza figli?”, rispondono nel 45,6% dei casi che può essere “abbastanza” appagante e nel 22% che può essere “molto” appagante. Sono, invece, meno di un terzo, il 32,4%, i ragazzi che considerano la presenza dei figli indispensabile per una vita di coppia soddisfacente.

Oltre 7 donne su 10 (74%) non ritengono giusto rinunciare alla carriera per i figli ma rispetto all’opportunità che sia l’uomo a dover rinunciare alla carriera per prendersi cura dei figli, la risposta più fornita rimane “per niente” d’accordo con il 39,9% (+6,1% rispetto al caso delle donne); segue “poco” d’accordo con il 32,1%; “abbastanza” con il 21,8%, e “molto d’accordo” con il 6,2% (nel caso delle donne si arrivava all’8%). Tuttavia, si riscontra una differenza significativa nelle risposte del campione maschile rispetto a quelle date nella precedente domanda. Secondo il 44,2% dei maschi, infatti, non è “per niente” opportuno che un uomo rinunci alla propria carriera per curare i figli (nel caso delle donne era il 27,1% con una differenza di 17 punti percentuali). Tra le ragazze, questa percentuale si ferma al 36,5%.

L’amore non ha prezzo. Oppure sì? Lo status economico è importante per quasi un terzo. Maschi più “venali” delle donne. Nella scelta del partner, la componente economica influisce “abbastanza” per un quarto degli intervistati (24,6%) e “molto” per il 7%. Ma per la netta maggioranza (68,4%) gli aspetti economici hanno “per niente” valore (39,7%) e “poco” valore (28,7%). Per i ragazzi la componente economica è influente in misura maggiore rispetto a quanto avviene per le donne, con una differenza di 6,5 punti percentuali (35,2% contro il 28,7%%). Tra i più giovani l’aspetto economico ha un peso maggiore sulla scelta del partner: è così per il 33,6% di quanti hanno un’età compresa tra i 18 e i 24 anni a fronte del 29,7% dei 25-30enni. Frequentare un partner che possiede uno status socio-economico diverso dal proprio non è soddisfacente per il 14,8% dei giovani; 1 su 5 pensa che sia soddisfacente solo se il partner è di status maggiore, il 2,7%, invece, pensa lo sia se il partner è di status minore. Ma per la grande maggioranza (62,4%), non si tratta di un aspetto rilevante.

Le ragazze sono più convinte dei ragazzi che la differenza di status socio-economico non sia un aspetto rilevante nel determinare il grado di soddisfazione di un rapporto (65,5% delle femmine contro il 58,4% dei maschi).

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