Oggi, presso l’European Spallation Source a Lund, in Svezia, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e il Re e la Regina di Svezia, hanno inaugurato la sorgente di ioni, il primo importante componente tecnico commissionato da ESS e realizzato in Italia.

La visita a ESS, inserita nell’ambito di una visita di stato della durata di tre giorni, si è svolta alla presenza della Ministra svedese dell’istruzione superiore e della ricerca, Helene Hellmark Knutsson, e del Segretario di stato per gli affari esteri, il Senatore Riccardo Antonio Merlo.

Questa mattina il Re Carlo XVI Gustavo e la Regina Silvia sono arrivati a ESS insieme al presidente Mattarella e a sua figlia Laura e sono stati accolti da Lars Börjesson, presidente del Council di ESS, John Womersley, Direttore generale di ESS e Speranza Falciano, Vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, partner italiano di ESS.

“Siamo onorati di dare il benvenuto al Presidente italiano e alle loro Eccellenze a ESS oggi. ESS è una struttura di ricerca europea che sarà leader mondiale nel suo genere, di cui l’Italia è un paese membro, e un esempio dell’impegno italiano di lunga data per la collaborazione europea nell’ambito della scienza e della tecnologia “, ha commentato Lars Börjesson, presidente del Council di ESS.

“L’Italia e la Svezia, insieme agli altri paesi membri, stanno lavorando per garantire che ESS sia un centro di ricerca e
innovazione di livello mondiale per scienziati di tutto il mondo.”

Dopo una breve presentazione sul progetto ESS da parte di John Womersley, gli ospiti e le delegazioni svedesi e italiane hanno visitato il tunnel dell’acceleratore, l’edificio che ospita la sorgente di ioni e la linea di trasporto del fascio LEBT (Low Energy Beam Transport). Il Re e il Presidente hanno inaugurato la sorgente di ioni, con una cerimonia di taglio del nastro, festeggiando così la prima messa in servizio di un importante componente tecnico di ESS.

“ESS è un progetto di punta per la scienza e l’innovazione in Europa, e conta sui contributi fondamentali dei partner di tutta Europa”, ha affermato John Womersley. “L’installazione della sorgente di ioni è una pietra miliare fondamentale per il progetto e dimostra anche l’eccellente collaborazione con il nostro partner italiano INFN-LNS, che ha realizzato un capolavoro tecnologico per ESS.”

Il centro di ricerca multidisciplinare ESS, attualmente in costruzione in Svezia, sarà la sorgente di neutroni più potente al mondo quando entrerà in funzione nel 2023. ESS fornirà opportunità di ricerca uniche per migliaia di scienziati in una vasta gamma di settori, dalla scienza dei materiali all’energia, dalle scienze della vita alle applicazioni per i beni culturali. I paesi membri di ESS finanziano e costruiscono l’infrastruttura di ricerca insieme, in parte mediante “contributi in-kind”, ovvero fornendo attrezzature tecniche e ore di lavoro.

I contributi in-kind italiani a ESS sono coordinati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) riconosciuto a livello internazionale per la sua competenza scientifica e tecnica negli acceleratori di particelle. La sorgente di ioni e la LEBT, ora installate, sono state progettate e costruite ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN che hanno sede a Catania, in Sicilia. Anche altri partner hanno contribuito alla fornitura di strumentazione e sistemi di controllo del fascio, in particolare il CEA francese. L’INFN-LNS ha iniziato a progettare la sorgente di ionizzazione ESS nel 2012.

“Grazie alla sua competenza ed esperienza l’INFN, con un efficace lavoro di squadra guidato dai Laboratori Nazionali del Sud di Catania, ha portato un contributo di eccellenza a ESS. Le tecnologie avanzate necessarie alla realizzazione della sorgente di ioni e del LEBT sono state anche un’opportunità di innovazione nella ricerca in fisica di frontiera che le industrie italiane hanno saputo ancora una volta cogliere” sottolinea Speranza Falciano, vicepresidente dell’INFN.

L’acceleratore lineare di ESS fornirà un fascio di protoni ad alta intensità direzionato su un bersaglio, dove vengono generati i neutroni da utilizzare per la ricerca scientifica. Il processo inizia nella sorgente di ioni, all’estremità più lontana dell’acceleratore, dove il plasma viene prodotto riscaldando l’idrogeno con i campi elettromagnetici, come in un forno a microonde.

Da questo plasma, i protoni sono estratti grazie a un forte campo elettrico e portati nella prima parte dell’acceleratore, il LEBT, dove il fascio di particelle viene analizzato, ottimizzato e focalizzato prima che inizi l’accelerazione nella parte successiva dell’acceleratore, il quadrupolo a radiofrequenza (RFQ), che verrà consegnato dal partner francese CEA nel 2019.

Durante la visita a ESS, il Presidente italiano e il Re e la Regina svedesi hanno incontrato 22 tecnici e ricercatori italiani che lavorano a ESS e il team acceleratori che ha gestito l’installazione e la consegna della sorgente di ioni, trasportata dai Laboratori Nazionali del sud dell’INFN in Sicilia a Ess in Svezia nel dicembre 2017.

La European Spallation Source è una partnership di nazioni europee impegnate nell’obiettivo di costruire collettivamente e gestire la principale struttura al mondo per la ricerca con i neutroni. ESS consentirà scoperte scientifiche in campi di ricerca che vanno dalla scienza dei materiali all’energia, dalla salute all’ambiente, affrontando alcune delle più importanti sfide sociali del nostro tempo. L’ infrastruttura principale è in costruzione a Lund, in Svezia, e lo user program per i ricercatori inizierà nel 2023.

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) è l’agenzia di ricerca italiana dedicata allo studio dei costituenti fondamentali della materia e delle interazioni che ne regolano il comportamento. L’ente è vigilato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Svolge ricerche teoriche e sperimentali nel campo della fisica subnucleare, nucleare e delle astroparticelle. L’INFN è una comunità di 6000 persone impegnate a garantire che la ricerca fondamentale offra i suoi migliori risultati.
www.infn.it

(credits: ©INFN)