Il ministro della Salute Roberto Speranza e i suoi predecessori Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin sono indagati per omissione in atti d’ufficio in uno stralcio romano dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid-19 nella provincia più colpita dal coronavirus.

Gli indagati – che, in totale, sono tredici – sarebbero “responsabili dell’omessa istituzione, rinnovo del Comitato Nazionale per la pandemia”. Il trasferimento a Roma è motivato dalla competenza territoriale.

Tutti gli indagati

Oltre agli ex ministri Speranza, Grillo e Lorenzin, per l’ipotesi di reato di omissione in atti d’ufficio perché non avrebbero aggiornato il piano pandemico e omesso di definire i piani nel dettaglio, gli indagati sono:

  • Giuseppe Ruocco, in qualità di direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria dal 2012 al 2014 e dal 2017 al 2021 come segretario generale del ministero della Salute;
  • Ranieri Guerra come direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute dal 2014 al 2017;
  • Maria Grazia Pompa, direttrice dell’Ufficio 5 fino al 2016;
  • Francesco Paolo Maraglino, direttore dell’Ufficio 5 della Direzione Prevenzione Sanitaria.

Inoltre, per falsità ideologica in relazione ai “dati falsi comunicati all’OMS e alla Commissione Europea attraverso appositi questionari”, gli indagati sono: Ranieri Guerra, Claudio D’Amario, Francesco Paolo Maraglino, Loredana Vellucci e Mauro Dionisio.

Infine, per truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche è indagato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.

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