Un colpo di scena drammatico e incredibile ha caratterizzato l’incidente aereo avvenuto a Washington DC, che ha visto lo schianto di un volo American Airlines nel fiume Potomac dopo una collisione con un elicottero Black Hawk dell’esercito statunitense. Tra i passeggeri che avrebbero dovuto essere a bordo c’era anche Jon Maravilla, giovane promessa del pattinaggio di figura, che si è salvato solo grazie al suo cane.

Il pattinatore, reduce dai campionati statunitensi di pattinaggio a Wichita, Kansas, era pronto a imbarcarsi, ma al momento del check-in gli è stato negato l’accesso al volo. Il motivo? Il suo cane era troppo grande per essere trasportato in cabina. Un episodio che ha cambiato il corso della sua vita: impossibilitato a viaggiare in aereo, ha deciso di percorrere la strada in auto. Poco dopo, l’aereo su cui avrebbe dovuto volare si è schiantato, provocando 67 vittime e 14 dispersi.

Il racconto di Jon Maravilla: “Non potevo lasciarlo indietro”

Jon Maravilla ha raccontato l’accaduto ai media, rivelando quanto accaduto al momento dell’imbarco. “Era il nostro volo di ritorno. Non capivo perché improvvisamente non fosse più possibile portare il mio cane con me“, ha dichiarato all’agenzia RIA Novosti. “Ma non potevo lasciarlo indietro, così abbiamo deciso di tornare in auto”.

Una decisione che gli ha salvato la vita, mentre sul volo c’erano altri atleti e allenatori di pattinaggio artistico, alcuni dei quali purtroppo non ce l’hanno fatta. Tra questi, i pattinatori Jinna Han e Spencer Lane, insieme alle loro madri e ai loro allenatori, Evgenia Shishkova e Vadim Naumov.

L’incidente: la dinamica dello schianto

L’incidente aereo ha avuto conseguenze devastanti. Il volo American Airlines trasportava 60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio, mentre sull’elicottero Black Hawk viaggiavano tre militari. L’impatto tra i due velivoli è avvenuto durante l’avvicinamento alla pista di atterraggio, causando la caduta dell’aereo nel fiume Potomac.

Il presidente Donald Trump ha confermato la tragedia, dichiarando alla stampa che non ci sono sopravvissuti tra i passeggeri dell’aereo e dell’elicottero. Le cause esatte dello schianto sono ancora sotto inchiesta, ma i primi rapporti suggeriscono che l’elicottero potrebbe aver avuto problemi di comunicazione con la torre di controllo.

Le vittime: una comunità in lutto

Tra le vittime dell’incidente si annoverano diverse figure di spicco, tra cui:

  • Jinna Han e Spencer Lane, giovani promesse del pattinaggio artistico;
  • Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, allenatori e campioni mondiali di pattinaggio;
  • Grace Maxwell, studentessa universitaria dell’Ohio che rientrava dal funerale del nonno;
  • Michael ‘Mikey’ Stovall e Jesse Pitcher, due installatori di impianti di riscaldamento che tornavano da una battuta di caccia;
  • Pergentino Malabed Jr, colonnello della polizia filippina in viaggio per ispezionare attrezzature destinate agli agenti di polizia;
  • Kiah Duggins, avvocata per i diritti civili e laureata ad Harvard, attualmente dispersa;
  • Sam Lilley, pilota del volo American Airlines, 28enne prossimo al matrimonio;
  • Jonathan Campos e Ian Epstein, membri dell’equipaggio dell’aereo.

Indagini in corso e ricerche dei dispersi

Le autorità continuano a cercare i 14 dispersi nelle acque del Potomac, mentre esperti dell’FAA (Federal Aviation Administration) e del National Transportation Safety Board sono impegnati nella ricostruzione dell’accaduto. Si indaga sul sistema di controllo del traffico aereo e sulle condizioni meteorologiche al momento dello schianto.