Bruno Cherchi, procuratore di Venezia, ha spiegato che “dare un’identità alle vittime è difficile. Molti non avevano documenti con sè”.
“Ci sono loro parenti presenti – ha aggiunto – ma è difficile dare dei nomi con certezza. Per questo ho dato l’incarico alla medicina legale, ma anche alla polizia scientifica, perché se necessario si ricorra all’esame del DNA. Speriamo però, entro domani, di identificarli tutti”.
“Sulle eventuali autopsie – ha aggiunto – valuteremo in seguito. Ma, a parte quella sull’autista, le altre non sembrano necessarie visti i traumi da schiacciamento. È nostra volontà restituire al più presto le salme ai parenti”.
Tra le vittime una coppia croata in viaggio di nozze
Tra le 21 vittime dell’autobus precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre c’è anche una giovane donna croata, di una ventina d’anni, in viaggio di nozze con il marito. Anche il coniuge, connazionale, sarebbe ricoverato in un ospedale veneto: è rimasto ferito nello schianto ma non si conoscono con precisione le sue condizioni. Entrambi sarebbero originari della zona di Spalato. Ne ha dato notizia il sito croato 24Sata.hr.
I due si sono sposati una ventina di giorni fa e avevano scelto proprio Venezia come tappa del viaggio per coronare il loro sogno d’amore, finito purtroppo in tragedia.
In totale i feriti sono 15, 12 adulti e 3 minori, di cui 10 in terapia intensiva.
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