L’Arabia Saudita teme di subire un attacco imminente dall’Iran, soprattutto contro le infrastrutture energetiche. Gli Stati Uniti d’America hanno risposto al governo di Ryad che sono preoccupati e non esiteranno a rispondere se necessario.

Il Consiglio di sicurezza di Washington, nel dettaglio, ha affermato: “Siamo preoccupati per il quadro della minaccia e rimaniamo in contatto costante attraverso i canali militari e di intelligence con i sauditi. Non esiteremo ad agire in difesa dei nostri interessi e di quelli dei partner nella regione”.

È di ieri, martedì 1° novembre, la notizia, riportata dal Wall Street Journal, che l’Arabia Saudita ha condiviso il proprio timore con gli Stati Uniti. Non c’è stato alcun commento né da parte del governo saudita né da quello di Teheran.

Dal canto suo, l’Iran, senza fornire prove, ha accusato l’Arabia Saudita di fomentare le proteste antigovernative in corso, ad esempio attraverso un canale satellitare in lingua farsi, Iran International, che ha sede a Londra. Il maggiore generale iraniano Hossein Salami, rivolgendosi ai sauditi, ha affermato: “Questo è il nostro ultimo avvertimento, perché state interferendo nei nostri affari interni attraverso questi media. Siete coinvolti in questa faccenda e sapete di essere vulnerabili”.

Mosca non ha, per, informazioni su un possibile attacco dell’Iran contro l’Arabia Saudita e altri Paesi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Non abbiamo affatto tali informazioni e non sappiamo da dove provengano queste speculazioni”, ha detto Peskov alla stampa.