Un giovane soldato russo è accusato di avere violentato una ragazza ucraina dopo avere rinchiuso la sua famiglia in uno scantinato ed è stato identificato alle autorità di Kiev. Lo riporta il Daily Mail.
Il militare ha 21 anni e si chiama Fassakhov Bulat Lenarovich, originario della Repubblica del Tatarstan, nella Russia centrale, accusato di far parte di un manipolo di occupanti che hanno commesso crimini di guerra nella regione di Kiev.
Il SBU – Servizio di Sicurezza dell’Ucraina – ha pubblicato il rapporto su quanto ricostruito: Lenarovic avrebbe fatto irruzione nella casa di una famiglia vicino alla capitale. Minacciando di spararle conto, avrebbe rinchiuso la famiglia nel seminterrato, a parte una ragazza che sarebbe stata violentata non solo dal 21enne ma anche da altri tre soldati russi accorsi sul posto.
Le indagini condotte dal SBU hanno identificato il giovane, in servizio nella 30ª brigata di tiro a segno separata della 2ª armata militare generale della guardia del distretto militare centrale della Federazione russa. Testimoni avrebbero confermato la partecipazione di Lenarovic a crimini di guerra contro i civili mentre il suo battaglione occupava città e villaggi intorno a Kiev. L’SBU ha anche diffuso alcune foto del soldato, tra cui una con una donna che presumibilmente è la madre. Al momento non si sa dove si trovi Lenarovich ma è probabile che sia stato riposizionato per combattere nel Donbass.
Le indagini della SBU affermano di avere identificato finora 1.140 soldati russi che hanno commesso atrocità contro i civili ucraini e le autorità stanno conducendo almeno dieci indagini su stupri che coinvolgono le forze russe e altre sono in cantiere, che riguarderebbero violenze sessuali anche ai danni di bambini e uomini.
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