Decine di soldati russi sono stati uccisi ieri, domenica 1 gennaio 2023, da un attacco ucraino in una base nella regione del Donetsk. Secondo Kiev, le vittime sono state 400. Il Cremlino, invece, dice che sono state 63.

Video condivisi sui social media mostrano un edificio in fiamme a Makiivka: si presume un istituto professionale convertito in una caserma dove i soldati erano alloggiati. Lì si trovava anche un deposito di munizioni. Così una fonte vicina alle autorità militari russe.

Il Ministero della Difesa di Mosca ha comunicato che “come risultato di un attacco con quattro missili con una testata altamente esplosiva su un punto di schieramento temporaneo, 63 militari russi sono stati uccisi”. Inoltre, il Cremlino ha informato che sono stati distrutti sette razzi HIMARS di fabbricazione statunitense lanciati dalle forze ucraine, sempre vicino Makiivka.

Tornando ai soldati russi uccisi, l’elevato uso dei cellulari da parte dei militari avrebbe permesso alle forze ucraine di localizzare la base e sferrare l’attacco nella notte di Capodanno.

L’operazione, infatti, è stata causata “dall’uso attivo dei telefoni cellulari da parte dei militari in arrivo”, ha riferito le forze dell’ordine della repubblica di Donetsk, come riportato dalla Tass, “il nemico ha usato un complesso di ricognizione Echelon per identificare l’attività dei cellulari e la posizione” di chi li stava usando.

Continuano anche i bombardamenti russi in Ucraina: cinque persone sono rimaste ferite a causa di un attacco a Berislav, sulla riva destra del fiume Dnipro, nella regione di Kherson. Lo ha reso noto, su Telegram, il capo dell’amministrazione militare regionale, Yaroslav Yanushevich: “Probabilmente, il fuoco è stato sparato da un carro armato dal lato della città di Kakhovka temporaneamente occupata”, ha scritto.